‘Natura e paesaggio in pericolo’. Anche la Fondazione Weber raccoglierà le firme per portare alle urne la legge sullo sviluppo delle rinnovabili
Berna – La Fondazione Franz Weber, la stessa che ha lanciato l'iniziativa popolare per limitare le case secondarie, sosterrà la raccolta delle firme contro la Legge sull'approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili adottata lo scorso settembre dal parlamento.
A detta della Fondazione, questa norma mette in secondo piano la protezione della natura e del paesaggio. Insomma, stando a una nota odierna, la legge in questione è stata confezionata in fretta e si spinge troppo oltre. L'aspetto positivo, invece, è il maggior sostegno alle energie rinnovabili per la produzione di corrente.
Tuttavia, principi base della protezione della natura e del paesaggio vengono disattesi, come la possibilità di procedere a disboscamenti per la realizzazione di parchi eolici o solari in zone protette o in importanti biotopi. La produzione di elettricità prevale su tutto.
Per la Fondazione Franz Weber si tratta di un'assurdità, dal momento che la natura svolge un ruolo primordiale nel contrasto alle conseguenze nefaste del cambiamento climatico grazie all'assorbimento, per esempio, di anidride carbonica.
Al momento del voto finale al Consiglio nazionale, la legge è stata adottata per 177 voti a 19 e agli Stati all'unanimità. Le grandi organizzazioni ambientali hanno parlato di un compromesso accettabile.
A lanciare il referendum è stato un gruppo di persone attorno all'attivista Pierre-Alain Bruchez. A quest'ultimo si è aggiunta l'associazione "Paysage Libre Suisse" e, ora, la Fondazione Franz Weber.