Incontro a margine del Wef tra Viola Amherd e Ursula von der Leyen. Nessuna ha azzardato date.
Davos – La Svizzera ha già avuto un importante incontro di alto livello a Davos (GR) nel primo giorno del Forum economico mondiale (WEF): la presidente della Confederazione Viola Amherd ha avuto questa sera un colloquio con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen sul dossier Ue.
Entrambe, secondo quanto dichiarato dalla consigliera federale, hanno confermato il rapido avvio dei negoziati su un pacchetto di accordi sulle relazioni future. Tuttavia, non si sono impegnate a stabilire un calendario fisso, come ha dichiarato Amherd ai media dopo l'incontro di 15 minuti. Si sono assicurate reciprocamente di voler negoziare rapidamente. Amherd ha dichiarato di voler sfruttare la "finestra temporale ideale" nel 2024, prima delle elezioni europee, prima che la prossima Commissione, nella sua nuova composizione entri in funzione in estate.
La presidente della Confederazione ha ricordato alla presidente della Commissione europea che in Svizzera sono in corso consultazioni fino a metà febbraio e che è necessario risolvere questioni di politica interna prima di un mandato solido. Senza dirlo chiaramente, ha lasciato intendere che la questione dei sindacati, che hanno espresso pubblicamente le loro preoccupazioni, è stata brevemente affrontata.
Amherd e Von der Leyen hanno concordato di chiamarsi in modo "non complicato", se sarà necessario, per fare il punto sui progressi compiuti, ha dichiarato Amherd, secondo la quale l'incontro di Davos è servito essenzialmente per informarsi reciprocamente sullo stato del dossier Ue.
Da parte sua Von der Leyen ha dichiarato che il colloquio è stato "molto buono e molto amichevole", senza fare ulteriori commenti sui contenuti. In precedenza, nel dare il benvenuto a von der Leyen, Amherd aveva detto di essere contenta che avesse ancora tempo per lei a tarda sera.
Le relazioni con l'Ue sono uno dei temi più scottanti dell'agenda politica del Consiglio federale. Secondo Amherd, si tratta del dossier più importante del suo anno presidenziale.
Osservatori hanno considerato l'incontro di oggi come un segnale positivo dopo mesi di colloqui a livello tecnico. Il Consiglio federale ha adottato un mandato negoziale a metà dicembre. Cinque giorni dopo, la Commissione europea ha pubblicato la sua bozza di mandato. L'obiettivo dichiarato sia da parte svizzera che da parte Ue è quello di poter avviare i negoziati entro due o tre mesi.
La delegazione svizzera intende cogliere l'occasione del WEF per tenere ulteriori colloqui sul dossier dell'Ue. Il ministro degli esteri Ignazio Cassis incontrerà Maroš Šefčovič, vicepresidente della Commissione Ue responsabile del dossier svizzero. Il Ministro dell'economia Guy Parmelin intende parlare con Iliana Ivanova Commissaria Ue per l'innovazione, la ricerca e l'istruzione.