La stagione alpestre svizzera è patrimonio immateriale Unesco
Il prestigioso riconoscimento premia la qualità del dossier a cui anche il Ticino ha dato un importante contributo
La stagione alpestre svizzera è ufficialmente parte del patrimonio culturale immateriale dell'umanità Unesco. Il riconoscimento è giunto in occasione della riunione, in Botswana, della 18a sessione del Comitato intergovernativo dell'agenzia Onu, che ha sottolineato la qualità del dossier che è stato il frutto di un coordinamento tra Cantoni e Confederazione al quale anche il Ticino ha collaborato dando un importante contributo.
La giornata ufficiale dedicata all’importante riconoscimento si è svolta lo scorso giovedì 7 dicembre 2023, a Bulle, in presenza di diverse rappresentanze e autorità del mondo agricolo e della politica cantonali e federali, tra cui il presidente della Confederazione Alain Berset.
In rappresentanza del Ticino hanno partecipato all’elaborazione del dossier, come pure ai gruppi di lavoro tenutisi nel corso della giornata del 7 dicembre e alla parte della cerimonia ufficiale, Francesca Luisoni della Divisione della cultura e degli studi universitari, Daniele Fumagalli della Divisione dell’economia, Capo della Sezione dell’agricoltura dal 1° gennaio 2024, Bruno Bergomi quale giornalista e produttore documentarista, Valerio Faretti in veste di Presidente della Società Ticinese di Economia Alpestre (Stea), Renato Bontognali già ispettore della consulenza lattiera del Cantone e membro d'onore della Stea e Bruno Schiavuzzi in qualità di responsabile Pr per Cetra Alimentari Sa e Project Manager.
Oltre all’importanza di questa iscrizione per la conservazione e valorizzazione di una delle attività più caratteristiche del nostro Paese, vi è il riconoscimento del valore aggiunto per tutta la filiera agroalimentare che ora più che mai va sostenuta e riconosciuta.
