Svizzera

Preventivo 2024, a Berna si flirta col freno all’indebitamento

Ha preso il via agli Stati il dibattito sul preventivo 2024 e il piano finanziario per i prossimi anni. I ‘senatori’ concedono più soldi all’agricoltura

Arduo compito per la ‘ministra’ delle Finanze Karin Keller-Sutter
(Keystone)
5 dicembre 2023
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Berna – Affrontando il preventivo 2024 della Confederazione, già rivisto al ribasso dal Consiglio federale per motivi finanziari, il Consiglio degli Stati ha deciso comunque oggi di ritoccare verso l'alto i mezzi per l'agricoltura, la politica regionale e il traffico viaggiatori, tagliando invece sui finanziamenti per l'aiuto sociale destinato ai richiedenti asilo. Così come uscito dalle deliberazioni odierne, il budget non rispetta il freno all'indebitamento.

Tenuto conto di quest'ultimo aspetto, il plenum ha stabilito il blocco dei crediti per 34 voti a 11. Ciò significa che non si potrà spendere più di quanto iscritto a bilancio. Non sono comprese le uscite per le organizzazioni internazionali, le assicurazioni sociali, gli interessi passivi e i contributi ai Cantoni. Va detto che il preventivo deve ancora passare sui banchi del Nazionale (da giovedì) che potrà rivedere al ribasso - o al rialzo - determinate voci di bilancio.

Meno severità con i contadini

Per quanto riguarda l'agricoltura, il plenum ha deciso di non tagliare - come previsto dal governo - sui finanziamenti destinati alla protezione delle greggi dagli attacchi del lupo. Più mezzi, anche se per cifre di qualche milione, a vantaggio delle razze animali svizzere, del vino e delle barbabietole da zucchero.

Poiché una maggioranza crede che il mondo contadino abbia già contribuito al risanamento delle finanze federali, i "senatori" hanno stabilito di mantenere i pagamenti diretti allo stesso livello del preventivo 2023 (+55 milioni).

Più mezzi a politica regionale e traffico viaggiatori

Contrariamente alle raccomandazioni della commissione preparatoria, il plenum ha poi voluto concedere più mezzi alla politica regionale (25 milioni come chiesto dal governo) e al traffico regionale viaggiatori. Circa quest'ultima voce di bilancio, diversi rappresentanti dei Cantoni discosti o con una topografia particolare, come i Grigioni di Stefan Engler (Centro), hanno perorato più mezzi - 55 milioni - per un settore che rischia di dover tagliare nell'offerta, aumentando nel contempo le tariffe, qualora dovesse passare la linea rigorista.

Benché un po' avulsa dal contesto, stamane ha fatto capolino in aula la guerra a Gaza fra l'esercito israeliano e il movimento Hamas: su proposta di Thierry Burkart (PLR/AG), il plenum ha deciso all'unanimità di innalzare i mezzi destinati alla protezione delle minoranze religiose, leggi comunità israelita, per un importo di 2,5 milioni.

Sacrificati tribunali e asilo

Il plenum ha poi provveduto a vari tagli rispetto alle proposte del governo decidendo che anche l'Assemblea federale debba partecipare agli sforzi di riduzione dei costi della Confederazione (taglio trasversale del 2% circa pari a -2,2 milioni). Meno uscite anche per il Tribunale federale e il Tribunale amministrativo federale (-1,5%, ovvero -1,6 milioni, rispettivamente -1,3 milioni).

Per non sovraccaricare le finanze federali è stato respinto un aumento ulteriore del contributo al settore dei Politecnici federali per il 2024 (25 milioni) soprattutto perché questo settore registra riserve dell'ordine di 1,4 miliardi di franchi. Decurtati - 30 milioni in meno - i mezzi destinati ai Cantoni per l'aiuto sociale destinato ai rifugiati o alle persone ammesse provvisoriamente. Anche i prestiti destinati ai Paesi poveri sono stati decurtati di 10 milioni.

Esercito

A livello di piano finanziario, il plenum ha approvato una proposta di Jakob Stark (UDC/TG) con cui si chiede di aumentare il budget dell'esercito più velocemente di quanto previsto dal Consiglio federale. La Svizzera dovrà destinare l'1% del suo prodotto interno lordo (PIL) alla difesa nazionale già nel 2030 e non solo nel 2035.

Ciò significa che, alla luce della guerra in Ucraina, negli anni di pianificazione finanziaria 2025-2027 dovranno essere messi a disposizione dell'armata più fondi. Stark ha affermato che Paesi comparabili come la Danimarca, i Paesi Bassi e la Norvegia spendono già molto di più dell'uno per cento del PIL per le loro forze armate. Per la "ministra" delle finanze Karin Keller-Sutter, e diversi altri "senatori", il problema sarà come finanziare questo incremento, alla luce anche delle difficoltà finanziarie che attendono il Paese.

Aggiunta al preventivo 2023

Nel corso del dibattito, la Camera dei cantoni ha approvato tutti i crediti richiesti con l'aggiunta II al preventivo 2023 (pari a 327 milioni), compresi 86 milioni supplementari destinati all'aiuto umanitario in Israele, nei Territori palestinesi occupati e nei Paesi limitrofi.

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