Svizzera

Berna dà precedenza a esercito, ambiente e Ucraina

Il Consiglio federale fissa la ‘bussola’ che determina le priorità politiche per il quadriennio 2024-2028

In sintesi:
  • Fissate le priorità di spesa per il quadriennio 2024-2028
  • Maggior sostegno all'esercito: fino a 26 miliardi
  • Ridotti i contributi destinati all'agricoltura
Fino a 26 miliardi per il grigioverde
(Keystone)
10 marzo 2023
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Le priorità di spesa per la prossima legislatura (2024-2028) saranno l’esercito, l’ambiente e la cooperazione internazionale, in particolare legata alla ricostruzione dell’Ucraina. Meno mezzi invece all’agricoltura.

Lo ha confermato il Consiglio federale adottando i parametri fondamentali dei decreti finanziari pluriennali che serviranno da ‘bussola’ per stabilire le priorità politiche per i prossimi 4 anni.

All’inizio di ogni legislatura l’esecutivo presenta i messaggi relativi ai decreti finanziari pluriennali di ampia portata mediante i quali vengono gestite circa un quarto delle uscite della Confederazione: educazione e ricerca, esercito, cooperazione internazionale, politica agricola, traffico regionale viaggiatori, ambiente e cultura.

Fino a 26 miliardi per l’esercito

Per quanto attiene all’esercito, le uscite dovranno crescere di almeno il 5% all’anno e raggiungere l’1% del Pil entro il 2035, indica una nota governativa, precisando di ottemperare a un preciso mandato del parlamento. Il limite massimo di spesa per l’armata nel periodo 2025-2028 è stato fissato in 26 miliardi di franchi.

Crescita per tutti, tranne che per l’agricoltura

Nonostante un calo temporaneo verificatosi nel 2024, è prevista una nuova crescita positiva in tutti i settori, a eccezione dell’agricoltura. Su questa base i dipartimenti stanno ora preparando i progetti da porre in consultazione e i messaggi all’attenzione del Parlamento riguardanti i settori sopracitati.

Per quanto attiene all’educazione e alla ricerca, il tasso di crescita nominale medio è stato fissato al 2%, per un limite massimo di spesa (2025-2028) di 29,7 miliardi. Per la cooperazione il tasso di crescita è del 2,5% per un limite massimo di 10,6 miliardi.

Alla politica agricola (2026-2029) sono attribuiti 13,7 miliardi per un tasso di crescita del -0,1%. Il traffico regionale viaggiatori si vede attribuire (2026-2029) 4,7 miliardi per una crescita dell’1,9%. Per l’ambiente è previsto un tasso di crescita del 4,6% (2025-2028) e un limite massimo di spesa di 2,2 miliardi. La crescita per la cultura è dell’1,2% per un limite di spesa di 1 miliardo.

Fino a 650 milioni per l’Ucraina

Una sfida particolare è quella posta dal settore della cooperazione internazionale, sottolinea il comunicato; si prevede che i costi per la ricostruzione dell’Ucraina diventeranno molto elevati.

L’importo preventivato per la cooperazione internazionale non basterà a coprire interamente il contributo della Confederazione alla ricostruzione dell’Ucraina. Rimane inoltre poco chiaro quando si verificheranno tali costi.

A titolo precauzionale, dal 2025 il Consiglio federale intende pertanto riservare l’aumento delle uscite destinate alla cooperazione internazionale alla ricostruzione dell’Ucraina. Secondo la pianificazione attuale, si tratta di un importo totale di circa 650 milioni per il periodo 2025–2028.

Traffico regionale

Anche il settore del traffico regionale viaggiatori presenta sfide importanti, in particolare a causa del mutato comportamento in termini di mobilità e del rincaro.

La Confederazione si rivolgerà quindi ai Cantoni e alle imprese di trasporto per stabilire misure comuni che consentano di attenersi al tasso di crescita fissato

Una situazione difficile

L’aumento, entro il 2035, delle uscite riservate all’esercito nonché la continua crescita delle uscite legate al sociale (in particolare la previdenza per la vecchiaia, le prestazioni complementari, la sanità e la cura dei figli da parte di terzi) stanno portando il bilancio della Confederazione al limite.

Tanto più che, nel caso della grossa maggioranza dei decreti finanziari, il Consiglio federale vuole attenersi il più possibile agli obiettivi riguardanti il tasso di crescita finora perseguiti. Tali obiettivi e importi rappresentano quindi limiti massimi, il cui effettivo raggiungimento dipenderà dall’ulteriore evoluzione del bilancio della Confederazione.

Per rispettare le direttive del freno all’indebitamento dopo il 2025, vige tuttora una considerevole necessità di consolidamento negli anni di piano finanziario. L’effettiva necessità dipenderà in particolare dalle ulteriori decisioni adottate dal parlamento negli affari pendenti.

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