Svizzera

Quegli chalet vanno sgomberati. Punto e basta

Il Canton Vaud vince il braccio di ferro con i locatari: il Tribunale federale ribadisce la validità della risoluzione dei contratti

Ore contate
(Keystone)
21 novembre 2023
|

Quattro chalet situati da oltre 60 anni a Yvonand (Vd), nei pressi della riva del Lago di Neuchâtel, dovranno essere sgomberati e le aree su cui sorgono ripristinate. Lo ha stabilito il Tribunale federale, confermando la validità della risoluzione dei contratti di locazione delle aree, che il Canton Vaud affittava ai ricorrenti.

In una sentenza pubblicata oggi, la Prima Corte di diritto civile ha respinto il reclamo presentato dai locatari, stabilendo che i contratti firmati all'inizio degli anni 60 prevedevano che le "capanne di vacanza" installate su questi appezzamenti restassero di proprietà degli affittuari. Pertanto, in caso di recesso, devono essere rimosse.

Il Tribunale federale ha anche respinto le contestazioni contro la procedura di risoluzione. I ricorrenti facevano riferimento a una lettera inviata nel 1995 dal Cantone a tutti i beneficiari di diritti sulla riva sud del lago. In essa si parlava del mantenimento degli chalet fino alla loro morte. Secondo i giudici, questa missiva non può essere considerata un'offerta agli affittuari. Inoltre, era indirizzata a persone che non sono gli attuali occupanti del terreno.

Tra il 1961 e il 1963, il Cantone ha affittato 400 m3 di terreno a privati per la costruzione di piccole case di vacanza. Questi appezzamenti si trovavano su una parcella di oltre 89'000 m3.

I diritti di costruzione sono stati concessi fino al 31 dicembre 2000. Da quella data, gli inquilini hanno beneficiato di contratti di locazione tacita. A metà degli anni 80, il Cantone ha previsto di rimboscare il terreno. Questa rinaturazione è in corso su altri appezzamenti già liberati.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE