Svizzera

Macron contestato da circa 200 giovani all’Università di Losanna

Al centro della protesta il sostegno del presidente francese a Israele. Manifestanti fermati con spray al pepe dalla polizia e bloccati per oltre due ore

(Keystone)
16 novembre 2023
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Dopo la grande accoglienza ieri da parte della folla in Piazza federale a Berna, stamattina circa 200 giovani hanno manifestato nel campus universitario di Losanna (Unil) contro la visita di Emmanuel Macron. La maggior parte di loro, studenti, ha gridato la propria rabbia per il sostegno del presidente francese a Israele nel conflitto in Medio Oriente. I giovani si sono riuniti intorno alle 9.30 davanti all'edificio Anthropole della Facoltà di Lettere. Da lì hanno marciato attraverso il campus – portando pentole, striscioni e bandiere palestinesi e scandendo slogan come "Israele assassino, Macron complice" e "Palestina libera" – dove Macron e il presidente della Confederazione Alain Berset sono arrivati per visitare la Fondazione Jean Monnet per l'Europa. I manifestanti volevano dirigersi verso l'Amphimax, dove i due presidenti avrebbero tenuto una conferenza-dibattito davanti a 1'400 studenti, ma la loro marcia è stata bloccata tra l'edificio Hec e la Bibliothèque cantonale universitaire (Bcu) da una cinquantina di agenti di polizia.

Ferite agli occhi

I manifestanti hanno allora cercato di farsi strada con la forza e ci sono stati diversi spintoni. La tensione è aumentata e per respingerli la polizia ha usato dello spray al peperoncino. Almeno una mezza dozzina di giovani ha riportato ferite agli occhi. "Sono scioccato dal comportamento della polizia. Ci siamo sentiti chiaramente minacciati", ha dichiarato uno di loro. Dopo alcuni minuti di grande agitazione, è tornata la calma, a parte il "concerto delle pentole" e i canti. I manifestanti sono stati poi circondati dalla polizia per più di due ore, tra le 10.30 e le 13 circa, fino a quando Macron e Berset sono partiti per il Palazzo Beau-Rivage di Ouchy.

Né arresti né controlli di identità

Il vicerettore dell'Unil Benoît Frund ha visitato i giovani per parlare con loro e cercare di mediare con la polizia. È riuscito a far portare loro dell'acqua e a far loro avere accesso ai servizi igienici. La polizia non ha effettuato arresti, né controlli di identità e ha sottolineato che il dispositivo di sicurezza si è basato principalmente sulla presenza umana, consentendo una maggiore mobilità senza barriere o blocchi stradali. Per tutta la giornata di giovedì è stata organizzata un'importante operazione di sicurezza all'interno e intorno al campus dell'Unil, con due elicotteri che hanno sorvolato l'area.