Svizzera

A Ginevra eletto Mauro Poggia agli Stati, fuori Lisa Mazzone

Rieletto l'altro uscente, il socialista Carlo Sommaruga. L'esponente dei Verdi annuncia il ritiro dalla vita politica

In sintesi:
  • Quarta l'Udc Céline Amaudruz: il ticket fra democentristi e Mcg non ha convinto tutto l'elettorato di destra
  • L'ormai ex ‘senatrice’ ecologista, 35enne, rammaricata dal fatto che il Cantone sarà rappresentato da due uomini di 64 anni
Carlo Sommaruga, a sinistra, e Mauro Poggia, a destra
(Keystone)
12 novembre 2023
|

Colpo di scena oggi a Ginevra nel secondo turno delle elezioni per il Consiglio degli Stati: con l'elezione di Mauro Poggia (MCG) la destra riconquista il seggio che aveva perso nel 2007. L'uscente Carlo Sommaruga (PS) si riconferma, a scapito della collega dei Verdi Lisa Mazzone, che lascia la politica. Quarta l'UDC Céline Amaudruz.

Molto popolare nel cantone, l'ex consigliere di Stato Poggia ha raccolto 55'317 voti, mentre Sommaruga 46'423. Poco più di mille voti lo separano dall'ecologista uscente Mazzone, che ne ha ottenuti 45'300. Dopo aver perso un seggio al Nazionale il 22 ottobre scorso, i Verdi ginevrini si lasciano dunque sfuggire anche quello che detenevano nella Camera dei Cantoni.

La 35enne Mazzone subisce la prima battuta d'arresto nella sua dirompente carriera, e dopo otto anni trascorsi a Berna ha annunciato il suo ritiro dalla politica. "Metterò in pratica le mie convinzioni altrove, in altri modi", ha affermato, rammaricandosi che il Cantone sia rappresentato da due uomini di 64 anni.

La 44enne Amaudruz, che figurava sulla lista con Poggia, ha raccolto 40'371 preferenze. Come nel primo turno, i risultati odierni evidenziano che l'inedito ticket MCG-UDC non ha convinto tutto l'elettorato di destra. Visto che l'MCG esiste solo a Ginevra, Poggia dovrà aderire a un gruppo parlamentare a Berna, proprio come i suoi colleghi al Nazionale, dove il suo seggio andrà a Daniel Sormanni.

Le due altre candidate in lizza si sono piazzate molto lontano. In corsa con la lista Liberté - Le Peuple d'abord, Chloé Frammery, figura di spicco tra i coronascettici romandi, ha ottenuto 4’225 voti, mentre Anastasia-Natalia Ventouri, poco nota al grande pubblico, 3’275. L'affluenza alle urne è stata del 37,06%, contro il 32,81% del 2019.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE