Federali '23

I Verdi sono ‘la causa del loro stesso fallimento’

La stampa elvetica esprime forti critiche verso il partito ecologista. Il presidente Balthasar Glättli non esclude di dimettersi

(Keystone)
23 ottobre 2023
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La causa del fallimento ecologista è da ricercare all'interno del partito stesso. Il successo dell'Udc si spiega da parte sua anche grazie al contesto di crisi migratoria ed energetica attuale. Così la stampa commenta l'esito delle elezioni federali di ieri, domenica 22 ottobre.

Secondo il Tages-Anzeiger i Verdi si sono sconnessi dalla maggioranza della società con azioni giudicate troppo estreme. In ogni caso, il sogno dei Verdi di avere un seggio in Consiglio federale sembra essere archiviato per diverso tempo.

Un'analisi simile è fatta dalla Basler Zeitung, che afferma anche come l'Udc abbia potuto rispolverare i suoi cavalli di battaglia prendendo di mira gli stranieri e i migranti. Finché la sinistra continuerà a negare e ad abbellire il problema, il sentimento di rabbia continuerà a favorire i democentristi, afferma il foglio basilese.

Per la Südostschweiz il cambiamento climatico è passato in secondo piano rispetto alla guerra in Ucraina e alla conseguente crisi energetica. L'Udc ne ha approfittato per associare i profughi ucraini all'aumento dei costi degli affitti, della vita ed energetici in Svizzera, scrive il giornale.

Lo spostamento a destra cambierà sicuramente il clima politico, si legge sul sito della Srf. Ma l'Udc, anche se associato al Plr, non ha la maggioranza. "Le conseguenze di queste elezioni si faranno però sentire per quel che concerne la politica di immigrazione e di asilo", ritiene Thomas Aeschi, presidente del gruppo parlamentare dell'Udc.

La Neue Zürcher Zeitung prevede da parte sua tempi duri per il liberalismo: in tempi di incertezza la popolazione chiede più responsabilità statali e non individuali. Lo spostamento a destra del Parlamento non comporterà necessariamente una politica più borghese, afferma il quotidiano.

Per il vallesano Nouvelliste, i Verdi dovranno rimettere profondamente in discussione la loro strategia se vorranno tornare a convincere la popolazione. Dovranno parlare di speranze, piuttosto che di divieti e colpe. Lo schiaffo elettorale non deve però servire da scusa agli altri partiti per abbandonare ogni sforzo a favore di una politica climatica ambiziosa, scrive il quotidiano.

Per La Liberté, il fatto che i Verdi e i Verdi liberali abbiano perso è dovuto in buona parte all'"euforia ambientale" di quattro anni fa. I Verdi pagano inoltre a caro prezzo la dispersione delle loro priorità. Invece di concentrarsi sulla lotta contro il riscaldamento globale, si sono persi in temi sociali, rendendo il loro messaggio difficile da assimilare, sostiene il quotidiano friborghese.

Per il vodese 24 Heures gli ecologisti hanno peccato di orgoglio. È vero che in tempi di instabilità la popolazione si rivolge ai partiti tradizionali, ma il fallimento dei Verdi è quello di un partito che non ha ancora fatto la scelta tra attivismo e pragmatismo.

La Tribune de Genève, dal canto suo, accusa i Verdi di moralismo. Insistendo sul clima globale, su temi sociali come la razza, il genere o il consumo di carne, dando lezioni a tutti, gli ecologisti hanno perso la bussola, sostiene il foglio lemanico.

Per Le Temps, l'Udc non può più accontentarsi di vincere. Confermatosi la forza trainante del Paese, il partito deve ora assumersi le proprie responsabilità e non limitarsi a dividere. Il giornale invita il partito di Marco Chiesa a stringere vere e proprie alleanze costruttive. I parlamentari dell'Udc dovrebbero ispirarsi maggiormente ai loro due consiglieri federali che sanno trovare compromessi, afferma.

Infine, il Financial Times vede nel successo dell'Udc la conferma del successo dei partiti populisti in tutta Europa. Per il foglio londinese, il risultato potrebbe avere ripercussioni sulle questioni internazionali della Svizzera, tra cui i già tesi rapporti con l'Unione europea e la posizione della Confederazione in merito alle sanzioni contro la Russia.

Il presidente dei Verdi Balthasar Glättli non esclude le dimissioni

Il presidente dei Verdi Balthasar Glättli non ha escluso la possibilità di dimettersi dopo il tracollo elettorale subito ieri dal suo partito. "Dobbiamo parlare di quale sia la giusta composizione della squadra", ha detto stamane a radio Srf.

Le dimissioni sono una questione su cui "non è ragionevole decidere da soli", ha detto Glättli, che guida il partito dal 2020. "Ci riuniremo e analizzeremo approfonditamente le elezioni. Poi si discuterà anche del futuro".

Parlando delle ambizioni del suo partito ad accedere al Consiglio federale, Glättli ha sostenuto come sia "abbastanza evidente che questo risultato non stimola le nostre ambizioni". Il gruppo ecologista prenderà una decisione venerdì.

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