Sì ad una mozione di Bruno Storni che chiede di adeguare le prescrizioni che ostacolano la conversione da endotermico a elettrico dei motori
Il Consiglio nazionale ha approvato, con 160 voti contro 28 e 3 astenuti, una mozione di Bruno Storni (Ps) che chiede di adeguare le prescrizioni che ostacolano la conversione da endotermico a elettrico dei motori di veicoli stradali. Il ticinese fa riferimento in particolare all'obbligo di ricertificazione di componenti già omologati nonché ai requisiti per le prove distruttive. Gli Stati devono ancora esprimersi.
Così osserva Storni: "Effettivamente la legislazione svizzera contrariamente a Francia e Italia, che addirittura sovvenzionano, ostacola chi cambia il motore a un’automobile usata. Un mercato che potrebbe svilupparsi, oltre ad evitare l'importazione di nuove auto elettriche, crea lavoro e valorizza auto usate ma ancora in buono stato che altrimenti sarebbero rottamate, un esempio di economia circolare! Chiaramente in un'auto convenzionale non ci sta una grande batteria, ma visto che in media si fanno 40 km al giorno in molti casi basta una batteria per 100-150 km".