Svizzera

Rimandate al mittente 250mila fatture con errori o imprecisioni

La Suva risparmia oltre 90 milioni di franchi in spese di cura, di cui il 35 per cento in modo automatico

Fra errori e fatture
(Keystone)
19 settembre 2023
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I costi nel settore sanitario sono in aumento da anni. Non fanno eccezione le spese di cura, ossia le spese per le prestazioni mediche e terapeutiche. I motivi vanno cercati nella crescente complessità delle terapie, nell’attività di ricerca dispendiosa e costosa, nelle elevate esigenze della società e nell’aumento dell’aspettativa di vita. Ogni anno, da parte sua, la Suva – come evidenziato in un comunicato stampa – paga oltre 1,1 miliardi di franchi di spese di cura. La gestione attiva delle spese di cura le permette così di avere “i costi sotto controllo e tutela gli assicurati da fatture mediche e ospedaliere ingiustificatamente elevate”. La principale misura per contenere l’aumento dei costi è dunque quella di controllare le fatture in modo esaustivo e sistematico.

“Nel controllare le fatture verifichiamo se le disposizioni di legge sono state rispettate – ha spiegato Michael Widmer, capoteam Spese di cura alla Suva –. Le convenzioni tariffali stabiliscono con precisione il costo di ogni singola prestazione. Verifichiamo se i costi addebitati coincidono con le prestazioni fornite e se le cure sono davvero correlate all’infortunio”.

Lo scorso anno sono state inoltrate alla Suva 2,5 milioni di fatture mediche e ospedaliere, 250mila (ovvero il 10%) sono state corrette o respinte. La maggior parte delle fatture respinte ha riguardato emissioni doppie, prestazioni conteggiate in modo sbagliato o non assicurate nonché, in casi sporadici, prestazioni che non erano nemmeno state fornite. Nel 2022 il risparmio ha così superato i 90 milioni di franchi.

Nel controllare le fatture la Suva punta su un’interazione efficace tra uomo e macchina, tra l’altro ottimizzando costantemente i processi di automazione. La quota delle fatture elaborate in automatico è del 65 per cento. Delle fatture respinte lo scorso anno, in quasi la metà dei casi (49 per cento) l’errore è stato individuato dal sistema IT, che ha poi respinto le fatture in modo autonomo generando 34 milioni di franchi, quindi un buon terzo dei risparmi complessivi. Negli altri casi il sistema IT ha individuato irregolarità e trasmesso le fatture, a fini di controllo, agli specialisti in spese di cura della Suva.

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