Svizzera

Più facile per i proprietari rescindere il contratto d’affitto

Cessazione agevolata ‘per bisogno proprio’: dopo il Nazionale, anche gli Stati approvano la modifica di legge. L’Asi ha già promesso il referendum

Diritto di locazione inasprito, contro il parere della sinistra e del Consiglio federale
(Keystone)
18 settembre 2023
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Berna – Dopo il Nazionale in marzo, oggi anche il Consiglio degli Stati ha compiuto un gesto in favore dei proprietari immobiliari. Ha in particolare approvato un progetto che introduce restrizioni nelle sublocazioni e in seguito ha deciso di agevolare la rescissione del contratto per bisogno proprio del proprietario.

Nel dettaglio, la prima proposta (adottata con 25 voti contro 11) consente ai proprietari di rifiutare il subaffitto se dovesse durare più di due anni e anche di opporsi qualora dovesse causare loro un "pregiudizio essenziale". Il locatore dovrebbe inoltre dare il proprio consenso per iscritto a ogni sublocazione.

La riforma, è stato spiegato in aula, si giustifica con la crescente diffusione dei portali come Airbnb. Soprattutto nelle città, gli alloggi a basso costo di vecchi edifici sono spesso subaffittati a prezzi notevolmente superiori a quelli pagati dall'inquilino principale.

Reale necessità o pretesto?

Poco dopo il plenum ha sostenuto un'altra proposta di legge relativa al diritto di locazione, scaturita da un'iniziativa parlamentare dell'ex consigliere nazionale ticinese Giovanni Merlini (PLR). Il progetto (accolto con 29 voti a 11) mira a semplificare la cessazione del contratto per bisogno proprio del proprietario o dei suoi familiari.

Attualmente, dopo aver fatto valere una "necessità urgente", è possibile che un locatore debba attendere anche 3-4 anni prima di poter utilizzare il suo immobile, ha sostenuto Philippe Bauer (PLR/NE) a nome della commissione.

Tale clausola è spesso usata come pretesto per poter liberare l'appartamento e riaffittarlo a una pigione più elevata, ha replicato, invano, Lisa Mazzone (Verdi/GE). Contrario anche il consigliere federale Guy Parmelin, secondo cui la legislazione è sufficiente.

‘Tattica del salame’

L'ultima parola spetterà verosimilmente al popolo: l'Associazione svizzera inquilini (ASI), per bocca del suo presidente, il "senatore" Carlo Sommaruga (PS/GE), ha già annunciato il referendum. Il ginevrino, parlando anche di "tattica del salame", ha criticato il fatto che le modifiche siano state fatte in più atti legislativi e non in uno solo.

In precedenza gli Stati hanno approvato due modifiche di legge, già adottate dal Nazionale, che hanno come obiettivo semplificazioni formali nel diritto della locazione. Per comunicare gli aumenti di affitto previsti in un accordo sulle pigioni scalari sarà sufficiente la forma scritta. Sarà inoltre ammessa la riproduzione meccanica della firma sul modulo ufficiale.

Tutti questi oggetti sono pronti per le votazioni finali.

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