Tobias Urech interpreta abitualmente nei suoi spettacoli il personaggio di Mona Gamie. ‘Essere diverso mi ha politicizzato’
Una delle più conosciute drag queen svizzere si candida al Consiglio nazionale: si tratta di Tobias Urech, che si esibisce in spettacoli, vestendosi regolarmente con abiti femminili per interpretare il personaggio immaginario di Mona Gamie.
A tracciare oggi un ritratto a tutta pagina del 29enne è la NZZ am Sonntag, che riferisce del suo interesse per il parlamento federale: farà parte nel Canton Zurigo della lista PS Queer, cioè della corrente queer (non etero) del partito socialista.
"Quale drag queen oggi è impossibile non fare politica", spiega il giovane al domenicale. Urech aggiunge di non essersi mai conformato alla classica immagine maschile, di essere sempre stato più timido e delicato degli altri. A sedici anni ha poi capito che gli piacevano gli uomini.
"Essere diverso mi ha politicizzato", osserva. "Mi sono occupato molto presto dei ruoli di genere e dei diritti delle persone omosessuali". Per dieci anni Urech è stato attivo nella Milchjugend, un'organizzazione giovanile queer. Oggi lavora tra l'altro come assistente personale della consigliera nazionale PS Min Li Marti. Ora vuole scendere personalmente in campo: se dovesse venire eletto sarebbe probabilmente la prima drag queen in parlamento, sottolinea il settimanale.
La sua datrice di lavoro, Min Li Marti, dice: "Vedrei assolutamente Tobias Urech come politico. Ha un modo di fare vincente, è interessato e sa molte cose". Tuttavia, per avere successo in una carriera politica ci vuole molta pazienza e perseveranza. E bisogna essere pronti a esporsi. "Ma per lui non è un problema!"
L'interessato ha idee chiare sul suo ruolo a Berna. "Poiché oggi non è più socialmente accettabile fare agitazione contro gay e lesbiche, la destra si accanisce contro i trans e le drag queen", afferma. "È contro questo che dobbiamo reagire", conclude.