Svizzera

Emissioni di CO2 dei carburanti in calo anche dopo la pandemia

Nel 2022 la diminuzione è stata dell’8% rispetto al 2019. Sono scese anche quelle dei combustibili. Ma il Wwf avverte: di gran lunga insufficiente

Ancora parecchia strada da fare per raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi sul clima
(Keystone)

Berna – Il miglioramento dell'efficienza energetica degli edifici e l'impiego crescente di energie rinnovabili per il riscaldamento hanno contribuito al calo delle emissioni di CO2 dei combustibili (gas e nafta) nel 2022, diminuite del 4,9% rispetto all'anno precedente. Le emissioni generate dai carburanti (benzina e diesel), sono calate dell'1,1% rispetto all'anno scorso e di oltre l'8% rispetto al 2019, anno prepandemico.

Nel complesso, indica una nota odierna dell'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM), le emissioni dei carburanti sono diminuite del 5,5% rispetto all'anno di riferimento 1990.

Dopo il 2021, le emissioni non sono più aumentate a causa dei cambiamenti di comportamento in termini di mobilità dovuti alla pandemia (più telelavoro e meno viaggi d'affari) e della quota crescente di mobilità elettrica nel traffico stradale. Inoltre, è lievemente aumentata anche la quota di biocarburanti sul consumo globale di carburanti e nel 2022 si è attestata al 3,4% (2021: 3,3 %).

Migliore efficienza energetica degli edifici, sistemi di riscaldamento più puliti

L'anno scorso, le emissioni provenienti dai combustibili hanno registrato la contrazione maggiore rispetto all'anno precedente, corretto per le variazioni meteorologiche. Le emissioni sono inferiori del 36% rispetto al 1990, con una riduzione del 4,9% nel raffronto con l'anno precedente. La diminuzione è dovuta in gran parte alla migliore efficienza energetica degli edifici e a un maggiore utilizzo di energie rinnovabili nei sistemi di riscaldamento.

Inoltre, al calo ha contribuito in modo significativo il maggiore impegno profuso dai Cantoni. Anche la campagna di risparmio energetico della Confederazione e i prezzi elevati dell'energia hanno probabilmente portato a una riduzione delle emissioni.

L'obiettivo della statistica annuale sul CO2 dell'UFAM è quello di verificare l'andamento delle emissioni di CO2 dei combustibili e dei carburanti. Poiché il clima invernale varia da un anno all'altro, viene effettuata una "correzione climatica" per rendere gli anni confrontabili. Tale correzione tiene conto della radiazione solare e dei giorni in cui la temperatura rimane al di sotto dei 12 gradi.

Non sufficiente

Su base ponderata, le emissioni di CO2 nel 2022 sono inferiori solo del 2,3% rispetto all'anno precedente, spiega il WWF in un comunicato odierno. Per raggiungere gli obiettivi climatici del 2030, sarebbe stata necessaria una riduzione di almeno il 3%. Dal 1990 è stata raggiunta appena la metà della riduzione di CO2 necessaria.

Nei prossimi otto anni, le emissioni dovranno quindi diminuire di un ulteriore 26% per raggiungere gli obiettivi, osserva il WWF, che deplora il fatto che il quadro sarebbe ancora più fosco se non si escludesse dalle statistiche l'aumento del traffico aereo.

Secondo l'organizzazione ambientalista, gli appelli al risparmio energetico non sono sufficienti. È necessario cambiare radicalmente il quadro politico per ridurre sistematicamente le emissioni ogni anno verso lo zero netto. Il WWF punta, ad esempio, alla revisione della legge sul CO2 che sarà discussa al Consiglio degli Stati nel corso della sessione autunnale di settembre.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE