Svizzera

Commissione d'inchiesta su Credit Suisse, Chassot presidente

Isabelle Chassot, consigliera agli Stati del Centro, presiederà la commissione parlamentare che indagherà sul crollo del colosso bancario

(Keystone)
14 giugno 2023
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La consigliera agli Stati Isabelle Chassot, del Centro, è stata nominata presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta incaricata di indagare sul caso Credit Suisse. Lo hanno deciso gli Uffici del Nazionale e degli Stati.

La vicepresidenza sarà invece affidata alla consigliera nazionale dei Verdi Franziska Ryser. Entrambe le nomine sono avvenute al primo turno di voto, hanno detto il presidente del Nazionale Martin Candinas e quella degli Stati Brigitte Häberli-Koller in un incontro con la stampa a Berna.

Altri membri della Camera del popolo sono Alfred Heer (Udc), Thomas Matter (Udc), Roger Nordmann (Ps), Leo Müller (Centro), Daniela Schneeberger (Plr) e Roland Fischer (Verdi liberali).

Per la Camera dei Cantoni sono invece presenti Heidi Z'graggen (Centro), Philippe Bauer (Plr), Andrea Caroni (Plr), Werner Salzmann (Udc), Daniel Jositsch (Ps) e Maya Graf (Verdi).

Solo la quinta volta

La settimana scorsa il Parlamento ha deciso per un'indagine da parte di una Commissione parlamentare d'inchiesta - il più forte strumento di controllo a disposizione delle Camere - sul caso Credit Suisse. Si tratta solo della quinta volta nella storia svizzera che ciò accade.

I precedenti riguardano la vicenda dei Mirages (1964), le dimissioni di Elisabeth Kopp (1989), lo scandalo delle schedature (1990) e la cassa pensione federale (1995).

Questa volta l'obiettivo della CPI è un'indagine a tutto tondo sulla sfiorata débâcle di Credit Suisse. Verrà esaminata la gestione del governo, dell'Amministrazione federale e dei vari enti statali negli ultimi anni. Nel mirino in particolare la legislazione "too big to fail".

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