Svizzera

Ffs, quindici milioni contro i pericoli naturali

È La cifra che le Ferrovie federali svizzere investono ogni anno in opere di premunizione. A rischio 1'100 km di binari

Massi caduti vicino alla ferrovia a Biasca, qualche anno fa
(Ti-Press)
16 aprile 2023
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Le Ffs spendono circa 15 milioni di franchi all'anno per misure di protezione contro i pericoli naturali. Un terzo della rete ferroviaria è esposto a tali minacce.

Un portavoce dell'ex regia federale ha confermato a Keystone-Ats un'informazione dell'edizione odierna del SonntagsBlick. Secondo il domenicale, circa 1'100 chilometri della rete ferroviaria delle Ffs rischiano di essere danneggiati da fenomeni naturali.

Secondo il portavoce, i costi di circa 15 milioni di franchi sono composti di 7 milioni per la manutenzione delle infrastrutture di protezione e di 8 milioni per investimenti. L'ammontare di queste spese è costante dal 2017, con una lieve tendenza al rialzo.

Stando al Rapporto di sostenibilità 2022 dell'impresa, per proteggere la rete ferroviaria da valanghe, caduta di massi e altri pericoli naturali, le Ffs dispongono di circa 5'400 strutture (dighe di protezione, reti paramassi, sistemi di allarme) e 870'000 metri quadrati di bosco di protezione.

Con il mutamento climatico i pericoli naturali aumentano. Le Ffs prevedono notevoli cambiamenti nel bilancio idrico, con effetti sulla frequenza e la violenza delle inondazioni, sulla stabilità dei pendii e degli argini. A causa della maggiore tendenza alle precipitazioni intense, frane, colate detritiche e cadute di massi potrebbero verificarsi non solo su scala maggiore e con maggiore frequenza, ma anche in nuove località. Ci saranno anche più valanghe di neve bagnata. Dal canto loro, gli episodi di siccità aumentano il rischio di incendi boschivi.

Sette milioni all'anno per la Ferrovia retica

Anche la Ferrovia retica mette in conto accresciute spese per la protezione contro i pericoli naturali. Negli ultimi cinque anni, scrive il SonntagsBlick, la compagnia di trasporti grigionese, con una rete di binari di 385 chilometri, ha investito 29 milioni di franchi. Se nel 2018 la spesa è stata di soli 2,6 milioni, negli anni successivi ha sempre superato i cinque milioni.

La portavoce dell'azienda Yvonne Dünser ha confermato le cifre a Keystone-Ats. Nel 2022, la Ferrovia retica ha speso 5,2 milioni; l'anno precedente 7,8 milioni. La compagnia ferroviaria prevede di investire in media circa 6 milioni di franchi all'anno per le infrastrutture di protezione. Inoltre, gli oltre 62 chilometri di tali manufatti devono essere costantemente ristrutturati: per questi lavori Dünser ha avanzato una cifra di un milione all'anno.

La Ferrovia retica ha elaborato una carta dei rischi per l'intera rete sin dal 2012. Secondo la portavoce, questa mappa indica le aree in cui è più opportuno investire per colmare eventuali lacune nella protezione. Nella Valle del Reno, nella regione di Coira, le aree di intervento sono meno numerose rispetto alle regioni più montuose. Attualmente le misure più urgenti riguardano la caduta di massi. La Ferrovia retica è un po' meno toccata rispetto alle Ffs da eventi di acqua alta e colate detritiche. Per lottare contro il pericolo di valanghe sono state adottate le misure necessarie.

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