Svizzera

Elezioni cantonali: urne aperte anche a Ginevra e Lucerna

Nella cittadina sul Lemano in gioco la maggioranza rosso-verde del Consiglio di Stato, nella seconda il governo maschile e borghese ha le ore contate

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(Keystone)
2 aprile 2023
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Urne aperte domenica per le elezione cantonali – oltre che in Ticino – anche a Ginevra, dov'è in gioco la maggioranza rosso-verde nel Consiglio di Stato, e a Lucerna, dove il governo interamente maschile e borghese ha i giorni contati.

Ginevra: Pierre Maudet ci riprova

Le sette poltrone del Consiglio di Stato ginevrino sono attualmente ripartite fra due rappresentanti del Ps, due Verdi, uno del Centro, uno del Plr e uno del Mouvement Citoyens Genevois.

La maggioranza rosso-verde è stata raggiunta nel 2021, con l'uscita di scena dell'ex Plr Pierre Maudet, estromesso dal partito e dal governo in seguito a un controverso viaggio ad Abu Dhabi. Sconfitto in un'elezione suppletiva da Fabienne Fischer (Verdi), Maudet si ripresenta a queste elezioni con una sua lista.

In corsa ci sono in tutto 23 candidati su 13 liste. Molto probabile quindi che per conoscere la composizione del nuovo governo si dovrà aspettare il ballottaggio, in programma il 30 aprile.

Ps e Verdi presentano una lista comune di quattro candidati, fra cui tre uscenti. In campo borghese la cosiddetta "entente" fra Plr e Centro è invece fallita per le polemiche su un eventuale allargamento all'Udc. Entrambi i partiti presentano quindi due candidati, fra cui una sola uscente. Dopo la rinuncia di Mauro Poggia, il Movimento dei cittadini punta a sua volta a mantenere una poltrona con Philippe Morel, un ex esponente del Plr.

Il Gran Consiglio ginevrino ha invece una maggioranza borghese e per i partiti minori l'ostacolo da superare sarà la soglia di sbarramento del 7% (la più alta in tutta la Svizzera, ndr). I 100 seggi sono attualmente così ripartiti: Plr 25, Ps 16, Verdi 14, Centro 11, Cittadini 11, "Ensemble à Gauche" 9, Udc 8, senza partito 6.

Lucerna: fine roccaforte maschile e borghese

In seguito all'estromissione nel 2015 di una candidata del Ps, l'esecutivo del Canton Lucerna conta cinque esponenti tutti maschi e di orientamento borghese: due del Centro, un Plr, un Udc e un senza partito.

Tre degli uscenti non si ripresentano e dopo le elezioni – l'eventuale ballottaggio è previsto il 14 maggio – è probabile che in governo siederanno due donne, compresa una rappresentante del Ps, dei Verdi o dei Verdi-liberali.

Tre consiglieri di Stato uscenti non si ricandidano. Per la successione di Guido Graf (Centro) il partito lancia nella corsa la consigliera nazionale Michaela Tschuor.

Si ritira anche Marcel Schwerzmann, senza partito ma di orientamento borghese. La sua poltrona è contesa in particolare dal Ps, che lancia nella corsa la granconsigliera Ylfete Fanaj, già presidente del parlamento e originaria del Kosovo, dai Verdi con Christa Wenger, consigliera comunale a Lucerna, e dai Verdi-liberali con la granconsigliera Claudia Huser.

Anche il consigliere di Stato dell'Udc Paul Winkler non si ricandida: per la sua successione i democentristi hanno nominato il granconsigliere Armin Hartmann.

Nel cantone cattolico il partito di maggioranza relativa in Gran Consiglio è il Centro, che controlla 34 seggi su 120. Plr e Udc hanno ognuno 22 deputati. Seguono il Ps con 19, i Verdi con 15 e i Verdi Liberali con 8.

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