Svizzera

Vendite al dettaglio ‘dopate’ dall'inflazione

Cresce del 3,4% la cifra d'affari su base annua. Ma per gran parte a causa dell'effetto del rincaro del costo della vita

Costa tutto un po’ di più
(Keystone)
1 aprile 2023
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Cifre di vendita in progressione per i negozi stanziali e online svizzeri in febbraio, anche se parecchio è dovuto all'effetto dell'aumento dei prezzi.

Stando alle informazioni diffuse dall'Ufficio federale di statistica, nel secondo mese del 2023 il giro d'affari del commercio al dettaglio è salito del 3,4% su base annua, dopo la correzione per spurgare gli effetti dei differenti giorni di vendita e festivi. In confronto, a gennaio – e al netto delle variazioni stagionali – si registra un incremento dell'1,8%.

Quelli indicati sono i valori nominali. In termini reali, cioè eliminando l'effetto del rincaro, la variazione rispetto al 2022 diventa pari a +0,3%, quella mensile a +1,1%.

Escludendo i distributori di benzina (su cui incide il molto volatile prezzo dei carburanti e del petrolio) e tenendo conto delle correzioni in base all'effetto dei giorni di vendita e di quelli festivi, in febbraio il giro d'affari è aumentato del 3,4% (+0,3% in termini reali) in confronto allo stesso periodo dell'anno scorso, mentre a livello mensile si registra un +1,7% (+1,1%).

La vendita di derrate alimentari, bevande e tabacchi ha registrato un incremento annuo pari al 2,5% in termini nominali (-2,9% reale). Il comparto non alimentare segna invece +4,3% (+2,5% reale).

La statistica, fornita mensilmente dall'Ufficio federale di statistica, si basa sui dati di un campione di circa 3000 aziende attive nel settore del commercio al dettaglio in Svizzera. Le imprese più piccole vengono consultate a intervalli trimestrali in merito al loro fatturato mensile.

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