Svizzera

Zone 30, Lugano fra le poche città ‘contromano’

Su 10 località svizzere prese in esame, solo la città che si affaccia sul Ceresio si è detta favorevole all'introduzione del limite nei centri urbani

In sintesi:
  • Il 51 per cento dei luganesi intervistati si è detto favorevole alle zone 30
  • A livello svizzero, è stata bocciata anche la proposta di introdurre un limite di velocità nelle ore notturne
(Keystone)
26 marzo 2023
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Due terzi degli abitanti di dieci città svizzere si sono espressi contro l'introduzione generalizzata di limiti di velocità di 30 km/h nei centri abitati. In controtendenza risulta Lugano. È quanto risulta da uno studio commissionato dal Touring Club Svizzero (Tcs) che mostra inoltre come il 54% degli intervistati abbia anche bocciato un limite di velocità nelle ore notturne.

Secondo il sondaggio riportato dalla Nzz am Sonntag e i cui risultati sono stati messi a disposizione di Keystone-Ats dal Tcs, nella fascia di età compresa tra i 45 e i 59 anni e nella Svizzera tedesca, la misura "notturna" incontra un rifiuto particolarmente forte ad esempio a Lucerna (66%), Berna (62%) e San Gallo (61%). Sion registra la minore percentuale dei contrari (3%), mentre a Lugano si è opposto al limite di velocità di 30 km/h durante la notte il 54% degli intervistati.

Contro l'introduzione generalizzata del limite di velocità di 30 km/h si è espressa la maggioranza delle persone intervistate nelle 10 città considerate, a eccezione di Lugano dove il 51% si è detto a favore e il 49% contrario.

L'introduzione generalizzata di tale limite avrebbe numerose conseguenze negative secondo la popolazione, indica il Tcs in un comunicato.

In nove città su dieci, la percentuale degli intervistati secondo cui una riduzione generale del limite di velocità a 30 km/h sulle strade del centro cittadino porterebbe a uno spostamento del traffico verso i quartieri residenziali appare superiore al 50%. Solo nella città federale di Berna la quota è inferiore. A Lugano la percentuale è del 54%.

In tutte le dieci città, la maggioranza ritiene inoltre che l'introduzione generalizzata dei 30 km/h sulle strade urbane rallenterebbe i servizi di emergenza. Le percentuali più elevate degli intervistati che erano di questo parere si sono riscontrate nella Svizzera francese: a Losanna l'84%, a Ginevra l'82% e a Sion l'80%. Per quanto riguarda Lugano si è espresso in tal senso il 76% delle persone che hanno partecipato al sondaggio.

Richiesta di armonizzazione nazionale

La soluzione attuale con velocità differenziata è stata la più apprezzata: il 78-90% degli intervistati ritiene soddisfacente l'attuale sistema con un limite di velocità generale di 50 km/h nei centri abitati e di 30 km/h a seconda della situazione.

Ma è pur vero che, nelle città considerate nel sondaggio, tra il 67% e il 78% degli intervistati ritengono che si debba cercare una soluzione a livello nazionale per quanto concerne i limiti di velocità, in modo tale che non ci siano differenze fra una o l'altra regione in materia di norme e regolamentazioni sui regimi di velocità.

L'indagine è stata condotta dall'istituto di ricerca Link per conto del Tcs tra il 31 gennaio e il 7 febbraio 2023. Nell'ambito dello studio sono state intervistate 1'731 persone di età compresa tra i 15 e i 79 anni nelle città di Basilea, Berna, Friburgo, Ginevra, Losanna, Lucerna, Lugano, Sion, San Gallo e Zurigo.

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