Per l’Associazione svizzera inquilini, di fronte all’esplosione delle pigioni, è necessario intervenire per garantire a tutti alloggi a prezzi accessibili
La politica deve attivarsi di fronte agli enormi profitti dei proprietari di immobili: è quanto chiede l’Associazione svizzera inquilini secondo cui, di fronte all’esplosione delle pigioni, è necessario intervenire per garantire a tutti alloggi a prezzi accessibili. Nel corso di un incontro odierno coi media, l’Associazione svizzera inquilini ha chiesto con insistenza meccanismi per porre un freno al costante aumento – perlopiù abusivo – degli affitti.
Forte di recenti analisi, l’Associazione svizzera inquilini ha fatto notare che inquilini vengono spremuti di ben 10,4 miliardi di franchi all’anno a causa delle pigioni abusive. Nel 2021, tale cifra ammontava a 370 franchi per famiglia in affitto.
Il consigliere agli Stati Carlo Sommaruga (Ps/Ge), presidente dell’Associazione svizzera inquilini, ha chiesto con urgenza alla politica di agire: non solo le persone con bassi salari sono colpite da questi aumenti; adesso il problema si è allargato alla classe media.
Attualmente, gli inquilini possono chiedere riduzioni della pigione solo individualmente. Ma poiché hanno un assoluto bisogno di un tetto sulla testa, spesso non hanno il coraggio di far valere i propri diritti. Per questo è necessario un meccanismo di controllo automatico a livello istituzionale sia degli affitti che dei rendimenti.
Stando alle previsioni di Raiffeisen d’inizio febbraio, le pigioni stanno per aumentare sensibilmente in Svizzera non solo a causa dell’aumento dei tassi d’interesse, ma anche a causa della penuria di alloggi dovuti al forte impulso immigratorio. Sempre secondo uno studio della banca, la differenza tra le pigioni effettive e quelle che dovrebbero essere se la legge fosse applicata correttamente è stata stimata a 14 miliardi all’anno.