L’azienda sarebbe sospettata di aver utilizzato in modo illecito uno dei suoi brevetti. La Commissione della concorrenza vuole vederci chiaro
Novartis nel mirino della Comco: la Commissione della concorrenza ha aperto un’inchiesta contro il colosso farmaceutico renano per verificare se abbia utilizzato uno dei suoi brevetti su un medicinale per proteggersi in modo illecito dai concorrenti. Martedì (13 settembre) nella sede di Basilea sono scattate perquisizioni.
La notizia dell’indagine in corso è stata data stamani dalla stessa Comco, che si è però limitata a parlare di "un’impresa farmaceutica svizzera". Il nome dell’entità interessata è emerso da una breve nota di Novartis, in cui la società conferma il procedimento in corso. Stando all’azienda l’avvio dell’indagine non significa che siano stati accertati illeciti o che vi siano implicazioni finanziarie. Un portavoce ha inoltre indicato all’agenzia Awp che le perquisizioni si sono limitate agli uffici nella città renana. Il caso non viene commentato ulteriormente, visto che si tratta di un dossier aperto.
Secondo la Comco l’impresa avrebbe cercato di proteggere un proprio medicamento per il trattamento di malattie della pelle dalla concorrenza di articoli di altri operatori. Gli inquirenti dovranno appurare se si tratta di un caso di utilizzo di un cosiddetto brevetto di blocco, che potrebbe essere considerato come un abuso di posizione dominante ai sensi della legge sui cartelli.
Nell’ambito di questa vicenda la Comco fa sapere di aver cooperato con la Commissione europea (che nell’Ue è anche autorità di vigilanza sulla concorrenza). La collaborazione si fonda sull’accordo bilaterale tra Berna e Bruxelles in merito all’applicazione dei rispettivi diritti della concorrenza, in vigore dal 2014.