Svizzera

Utile di 259 milioni nel primo semestre per la Posta

Rispetto all’anno scorso, la progressione è stata di 12 milioni. Ma per il futuro il Gigante giallo prevede costi nettamente più elevati

Pacchi in... perdita di velocità
(Keystone)
23 agosto 2022
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Buon primo semestre per la Posta svizzera: nei primi sei mesi dell’anno il Gigante giallo ha realizzato un utile di 259 milioni di franchi, in rialzo di 12 milioni rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Il fatturato è progredito di 104 milioni per attestarsi a 3’460 milioni di franchi, mentre il risultato operativo Ebit è cresciuto di 55 milioni raggiungendo quota 294 milioni di franchi, indica in una nota odierna la Posta.

Nel complesso, il risultato è migliore rispetto a quello del primo semestre 2021. L’ex regia federale ha consolidato ulteriormente le sue basi finanziarie ed è pronta "ad affrontare le sfide con cui sarà confrontata nei prossimi mesi", si legge ancora nel comunicato.

Il notevole incremento dei prezzi di energia, carburante e materie prime e l’impennata dell’inflazione si tradurranno in costi nettamente più elevati per l’azienda, in particolare nel settore della logistica.

Lettere in calo del 2,8%

Ad aver inciso in modo determinante sui risultati della Posta nel primo semestre è stata l’unità Servizi logistici, che ha conseguito un risultato operativo di 229 milioni di franchi. Per quanto positiva, questa cifra corrisponde tuttavia a un calo di 36 milioni di franchi rispetto all’anno precedente.

Nella prima metà del 2022 la Posta ha recapitato 893,5 milioni di lettere, ossia il 2,8% in meno in confronto ai valori dello scorso anno, mentre nel comparto dei pacchi questa riduzione è stata più significativa e si è attestata addirittura al -5,1%, con 95,6 milioni di invii consegnati negli ultimi sei mesi, precisa il comunicato.

Il mercato dei pacchi perde slancio

La crescita ininterrotta del commercio online ha quindi registrato una battuta d’arresto nello scorso semestre, un’evoluzione riconducibile alla quasi totale revoca delle misure per il contenimento della pandemia, che ha spinto le persone a tornare maggiormente nei negozi. Nel lungo periodo, la Posta si attende comunque un proseguimento della crescita nel settore dei pacchi.

A partire dal primo gennaio 2023, l’ex regia federale sarà tuttavia costretta a trasferire una parte dei costi aggiuntivi riscuotendo un supplemento variabile per l’energia e un supplemento di rincaro sulle prestazioni del servizio pacchi per la clientela commerciale. La misura riguarda circa 3’500 clienti commerciali con cui sono state concordate tariffe personalizzate per le prestazioni del servizio pacchi nazionale, sottolinea ancora il Gigante giallo.

Netto aumento dei passeggeri per AutoPostale

Nonostante le perdite subite nel comparto delle lettere e la flessione registrata nei versamenti allo sportello, RetePostale è riuscita a garantire la stabilità del suo risultato, mentre l’unità Servizi di comunicazione si trova ancora in fase di sviluppo e cresce secondo i piani.

Il risultato operativo di Servizi di mobilità è aumentato di 5 milioni rispetto alla prima metà del 2021. Un aspetto particolarmente soddisfacente – rileva ancora la Posta – è che, rispetto ai primi sei mesi dell’anno scorso, AutoPostale ha registrato un incremento del numero di passeggeri pari al 20% per effetto dell’ampliamento dell’offerta e della ripresa della domanda.

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