Svizzera

Immatricolazioni di auto nuove col freno a mano tirato

Il primo semestre del 2020 ha fatto segnare un netto calo: -12%. Addirittura del 18,2% per il solo mese di giugno

Un settore che fatica a ingranare
(Keystone)

Primo semestre infarcito di difficoltà per i venditori di automobili. Sul settore hanno pesato le ripercussioni del conflitto in Ucraina, senza dimenticare i problemi legati all’approvvigionamento e alla consegna di materie prime, evidenzia l’associazione degli importatori Auto-Svizzera.

Nei primi sei mesi del 2022, le immatricolazioni di vetture nuove sono scese del 12% a 109’600 unità. Nel solo mese di giugno, la flessione è stata del 18,2%.

Ancora più netta la diminuzione osservata per i veicoli a benzina (-27,3%) e diesel (-30,6%). Opposto invece il trend per le auto elettriche, che mettono a segno un’impennata del 46,1%.

"Purtroppo l’aumento del numero di stazioni di ricarica pubbliche non è in grado di tenere il passo con quello dei veicoli", ha però commentato il presidente dell’associazione Albert Rösti. Il rischio è che in inverno la penuria di elettricità freni la domanda in questo segmento.

Riguardo alle quote di mercato, Volkswagen (10%) resta il marchio preferito dai conducenti svizzeri, seguito da altre due tedesche: Bmw (8,9%) e Mercedes-Benz (8,4%). Nell’elettrico, il costruttore americano Tesla ha migliorato la sua presenza su suolo elvetico, passando dall’1,8% del primo semestre 2021 al 3,9% attuale.

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