Svizzera

‘L’aumento del tasso guida non è tutto un male per il turismo’

Per Markus Berger, portavoce di Svizzera turismo, la decisione della Bns ‘è dolorosa per il settore, ma la forza del franco non è una novità’

Vediamo il lato positivo
(Keystone)
16 giugno 2022
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Svizzera Turismo non si scompone dopo l’aumento del tasso guida (dal -0,75% a -0,25%) operato stamani dalla Banca nazionale svizzera (Bns), un fattore che renderà la Confederazione più cara per gli ospiti stranieri.

"La decisione è naturalmente dolorosa per il settore", ha indicato oggi all’agenzia Awp il portavoce Markus Berger. Certo sarebbe comodo se il franco costasse il 20% in meno: ma l’aumento dei tassi di interesse non è una componente che spinge qualcuno a rinunciare a un viaggio.

Molto più importante al momento è l’inflazione internazionale. L’industria del turismo è particolarmente colpita dalla crescita dei prezzi dell’energia. Inoltre il rincaro si sta sviluppando molto velocemente e nessuno sa dove si andrà a finire: questo crea incertezza, spiega Berger.

Il ritocco del tasso guida, invece, garantisce stabilità. La Bns ha ora sorprendentemente inviato un segnale chiaro e dovrebbe quindi aumentare l’ancoraggio della valuta. Per i turisti stranieri questo aumenta la sicurezza della pianificazione quando visitano la Confederazione, potendo contare su un tasso di cambio relativamente stabile, osserva l’addetto stampa.

Inoltre gli ospiti stranieri accettano in ogni caso il fatto che le vacanze in Svizzera sono più costose che altrove. La forza del franco non è una novità e il settore turistico ha imparato da tempo a gestirla, prosegue Berger. Il ramo sa da tempo che non può differenziarsi attraverso il prezzo dell’offerta: l’attenzione è come noto rivolta alla qualità e alla sostenibilità.