Gli assicuratori malattie potranno continuare a decidere individualmente, ma per l’Ufsp casi simili dovrebbero essere trattati allo stesso modo
Quarantamila volte all’anno gli assicuratori malattie decidono individualmente sul rimborso di un medicinale. In un incontro con i media oggi a Berna, l’Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp) ha spiegato in che modo la procedura di risarcimento dovrebbe essere resa più uniforme.
Anche in futuro gli assicuratori continueranno a prendere decisioni individuali sul rimborso dei farmaci. Tuttavia, per il vicedirettore dell’Ufsp Thomas Christen, casi simili dovrebbero essere trattati allo stesso modo.
Concretamente, come ha indicato venerdì il Consiglio federale avviando diverse modifiche di ordinanze in consultazione, vi sarà una suddivisione dei medicamenti in quattro categorie con un prezzo scontato rispettivamente del 40, 50 o 60% oppure senza alcun rimborso.
I 40’000 casi sono per la maggior parte farmaci contro il cancro. Nel 60-70% dei medicinali antitumorali per bambini si ha un cosiddetto ‘uso off-label’, ovvero un’utilizzazione fuori dal campo di applicazione approvato, indica il responsabile della sezione Ammissioni di medicamenti presso l’Ufsp, Jörg Indermitte. La Lega contro il cancro ha accolto con favore la proposta in consultazione.
Con la modifica dell’ordinanza si vuole contrastare l’aumento dei costi dei farmaci. Pro capite, i prezzi dei medicinali sono aumentati del 23% tra il 2014 e il 2020. E i generici costano il doppio in Svizzera rispetto a quanto si pagano all’estero. La proposta governativa prevede una maggiore differenza di prezzo rispetto all’originale per i generici ad alto volume di vendita.
L’associazione delle imprese farmaceutiche svizzere Interpharma ha criticato queste proposte di modifica dell’ordinanza, in particolare il "rigido" sistema di categorizzazione. Anziché una "rimunerazione dei medicamenti nel singolo caso" l’organizzazione chiedeva di migliorare l’inclusione dei farmaci nelle cure mediche di base.
"Siamo aperti a nuovi approcci", fa sapere Christen. Anche secondo lui, è chiaro che la rimunerazione individuale deve essere migliorata.
La consultazione dura sino al 30 settembre e riguarda le modifiche dell’Ordinanza sull’assicurazione malattie (Oamal) e di quella sulle prestazioni dell’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie. Stando al progetto governativo, gli adeguamenti dovrebbero entrare in vigore nel primo semestre del 2023.