Svizzera

Abbassati i prezzi di 300 farmaci dall’1 dicembre

Lo comunica l’Ufsp. La riduzione di prezzo media sarà del 10%

(ti-press)
5 novembre 2021
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Circa 300 medicamenti subiranno dal 1° dicembre una riduzione di prezzo in media del 10%. Ciò porterà a un risparmio globale di almeno 60 milioni di franchi, che vanno ad aggiungersi ai 100 milioni dello scorso anno. Lo ha annunciato oggi l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP).

Dal 2017 l’UFSP verifica ogni anno l’efficacia, l’appropriatezza e l’economicità di un terzo dei medicamenti che figurano nell’elenco delle specialità rimborsate dall’assicurazione malattia obbligatoria. Contemporaneamente viene esaminato anche il prezzo.

Ciò significa che ogni preparato è valutato ogni tre anni. Nel 2020 ha così avuto inizio il secondo ciclo di riesame. I farmaci analizzati quest’anno riguardano in particolare il trattamento delle malattie della pelle, del sistema nervoso e del sangue.

Finora l’UFSP ha disposto riduzioni di prezzo per più di 220 preparati originali esaminati, pari al 53% del totale. In alcuni casi le riduzioni non sono ancora effettive poiché contro la diminuzione è stato inoltrato un ricorso da parte dei titolari delle omologazioni.

I farmaci originali che non necessitano di una riduzione di prezzo poiché continuano a essere economici in confronto ai Paesi di riferimento e agli altri medicamenti sono poco meno di 200. Per quel che concerne il riesame di generici, medicamenti in co-marketing e biosimilari, la quota di quelli che hanno visto il prezzo ridursi è di poco meno del 40%.

Come detto, il riesame del 2020 ha portato a risparmi per 100 milioni di franchi, ben oltre i 60 milioni stimati. Questi si aggiungono agli oltre 450 milioni del periodo 2017-2019.

Il costo dei farmaci è un argomento molto delicato. Tra il 2012 e il 2014 sono state ordinate riduzioni tariffarie per 1500 prodotti, pari a un risparmio di 600 milioni di franchi. Ma l’industria farmaceutica ha contestato il metodo applicato dalle autorità federali e la revisione periodica dei prezzi è stata sospesa.

Nel dicembre 2015 il Tribunale federale si è pronunciato a favore delle case farmaceutiche ritenendo che il riesame non può basarsi esclusivamente sul confronto dei prezzi praticati all’estero. Deve infatti tener conto anche del rapporto costi-benefici dei prodotti ammessi per le stesse indicazioni terapeutiche. Il riesame ha così potuto riprendere nel 2017 su nuove basi.

Il sistema potrebbe ancora cambiare in futuro. Nel mese di giugno dello scorso anno il Parlamento ha adottato una mozione che chiede una revisione per tenere contro del costo terapeutico giornaliero e di quello dell’intero sistema sanitario.

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