Nel confronto internazionale la Svizzera si situa tra le ultime posizioni per quanto riguarda l’accessibilità e la qualità della custodia complementare
La Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura del Consiglio nazionale (Csec-N) propone una nuova legge volta a migliorare la conciliabilità tra famiglia e lavoro e le pari opportunità per i bambini in età prescolastica. A tal fine ha elaborato un progetto che mette ora in consultazione.
Il progetto di legge, preparato dalla Csec-N, persegue due obiettivi principali: in primo luogo, sostenere finanziariamente i genitori che fanno accudire i loro figli al di fuori della famiglia, come per esempio negli asili nido. A tale scopo deve essere concesso un contributo federale pari almeno al 10% e al massimo al 20% del costo medio in Svizzera di un posto per la custodia complementare alla famiglia. In base alla proposta della commissione, la Confederazione dovrebbe partecipare con circa 530 milioni di franchi all’anno ai costi a carico dei genitori, indicano oggi in una nota i servizi del Parlamento.
In secondo luogo, la legge intende stabilire le condizioni destinate a sviluppare la politica in materia di custodia di bambini complementare alla famiglia nonché il sostegno alla prima infanzia. Per farlo, la Commissione prevede che la Confederazione sostenga i Cantoni in questo ambito mediante accordi di programma, stanziando un credito d’impegno di 160 milioni di franchi per il primo periodo contrattuale.
L’obiettivo di questi accordi è quello di incrementare l’offerta di posti per la custodia di bambini complementare alla famiglia, di adeguarla meglio alle esigenze dei genitori e di migliorare la qualità pedagogica e operativa delle strutture. La Csec-N ritiene inoltre che occorra prestare una particolare attenzione ai bambini con disabilità, precisa ancora il comunicato.
Nel confronto internazionale, la Svizzera si situa tra le ultime posizioni per quanto concerne l’accessibilità – materiale ed economica – e la qualità della custodia complementare alla famiglia per i bambini in età prescolastica. È quanto emerge da un recente studio dell’Unicef (2021), nell’ambito del quale sono stati messi a confronto 41 Paesi. Fra questi, Lussemburgo, Islanda, Svezia, Norvegia e Germania si situano nelle prime posizioni, mentre la Confederazione si piazza in fondo alla classifica (38esima su 41).
Per quanto concerne l’accessibilità economica ai servizi di custodia, la Svizzera è il Paese in cui i genitori devono spendere di più in assoluto per l’assistenza ai bambini complementare alla famiglia. Secondo la Csec-N, occorre pertanto intervenire. La commissione è persuasa del fatto che, con il progetto proposto, la Confederazione potrà concorrere in maniera sostanziale a garantire un’offerta di servizi adeguata ai bisogni e allo sviluppo della politica cantonale di sostegno alla prima infanzia.
Una minoranza ritiene invece che questi ambiti di promozione rientrino in primo luogo nella sfera di competenza dei Cantoni e dei Comuni e che non vada dunque previsto alcun sostegno da parte della Confederazione.