Svizzera

Telefonia: i clienti sono troppo pigri per cambiare operatore

‘Anche se da anni vi sono offerte molto economiche, tanti consumatori non cambiano fornitore’. Lo dice il servizio di confronto Moneyland

Meno per i giovani, che si trovano spesso a corto di denaro e guardano con più attenzione alle offerte
(Keystone)
17 dicembre 2021
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Gli operatori telecom svizzeri approfittano dei clienti troppo pigri per cambiare abbonamento: “Anche se da anni vi sono offerte molto economiche, tanti consumatori non cambiano fornitore”, spiega all’agenzia Awp Ralf Beyeler, esperto presso il servizio di confronto Moneyland.

Il Black Friday di quest’anno non ha cambiato questo stato di cose, sebbene quel giorno le società di telecomunicazione abbiano combattuto una vera battaglia di sconti per avere l’offerta più economica. Addirittura vi erano offerte dello stesso operatore in concorrenza fra loro, sotto marchi diversi. Un esempio in tal senso è Salt. Secondo Beyeler, il terzo operatore elvetico ha presentato l’offerta migliore nel Black Friday, con il suo ‘Das Abo’: il prezzo era di 9,95 franchi al mese per un abbonamento telefonico forfettario con 4 gigabyte di dati, oltre a una tassa una tantum di poco meno di 60 franchi. Questa iniziativa è stata però rivaleggiata da ‘GoMo’, nuovo marchio a basso prezzo della stessa Salt, che ha offerto un prezzo analogo come campagna introduttiva nel corso dell’intero autunno, indipendentemente dal Black Friday.

Salt è presente anche con altri abbonamenti low cost, per esempio in collaborazione con Aldi. Secondo Beyeler sussiste un certo effetto di cannibalizzazione. Tuttavia molti clienti probabilmente non sanno chi si cela dietro a marchi quali ‘Lidl Connect’, ‘GoMo’ o ‘Das Abo’. Salt stessa deliberatamente non pubblicizza le sue offerte sul proprio sito web, ma solo attraverso altri canali. Lo stesso vale anche per le relazioni con i media: alle richieste d’informazione sul marchio ‘GoMo’, per esempio, viene risposto tramite un indirizzo e-mail separato per i giornalisti, non dal normale ufficio media di Salt. Ma nella fattispecie, come sta andando il nuovo marchio? “Siamo molto soddisfatti”, si limita a dire una portavoce, aggiungendo che non vengono fornite informazioni sulle attuali cifre di vendita.

Per l’esperto di telecomunicazioni Beyeler, questo approccio non è una sorpresa: il successo delle nuove offerte spesso non è così grande, perché i clienti sono meno razionali di quanto si pensi. Certo è possibile effettuare un confronto per vedere quale offerta è la più favorevole in base alle proprie esigenze personali. Ma da molti anni l’abbonamento più venduto in Svizzera rimane quello di Swisscom per 80 franchi al mese. “Anche se ci sono offerte molto più economiche, molti consumatori non cambiano fornitore”, spiega lo specialista. Il motivo è probabilmente legato al fatto che, soprattutto per le persone anziane, è importante essere clienti ‘per principio’ di Swisscom. Questi consumatori non potrebbero nemmeno immaginare di cambiare: semplicemente, pagano il prezzo che il gigante telecom fa loro pagare. Il discorso è invece diverso per i giovani, che si trovano spesso a corto di denaro e guardano con più attenzione alle offerte.

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