Svizzera

Dal 2022 regole più severe per gli importatori d’auto

Entrerà in vigore il prossimo 1° gennaio la revisione dell’ordinanza sul CO2, con cui si adeguano le prescrizioni in materia di emissioni

CO2
(Ti-Press)
24 novembre 2021
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Entrerà in vigore il prossimo 1° gennaio la revisione dell’ordinanza sul CO2, con cui si adeguano le prescrizioni in materia di emissioni per automobili, autofurgoni e trattori a sella leggeri. La modifica prevede sanzioni a carico degli importatori anche per i veicoli più inquinanti, finora esentati. Le automobili importate e messe in circolazione per la prima volta in Svizzera dovranno rispettare i valori obiettivo vigenti, scrive in una nota il Consiglio federale, che nella sua seduta odierna ha approvato l’ordinanza e decretato la data a partire dalla quale sarà effettiva. Se i veicoli generano emissioni di CO2 eccessive, per gli importatori scatterà una sanzione. Finora, ricorda il governo, essi hanno usufruito a titolo temporaneo della possibilità di dispensare una parte delle loro automobili dalla verifica del rispetto dei valori obiettivo, il cosiddetto “phasing-in”. L’esenzione interessava le auto più inquinanti del loro parco veicoli.

Questa norma è adesso abrogata e dall’anno prossimo anche queste vetture, come accade nell’Unione europea, dovranno rientrare nei tetti massimi. Inoltre, i veicoli di piccoli costruttori e di nicchia dovranno rispettare gli stessi obiettivi di emissione di CO2 delle altre marche. In concomitanza entrerà in vigore una modifica dell’ordinanza sulla riduzione dei rischi inerenti ai prodotti chimici, che regola ora anche le emissioni di protossido di azoto. Secondo la nuova normativa, le aziende dell’industria chimica dovranno in futuro prevenire con la loro tecnologia tali emissioni. L’adattamento è stato introdotto sulla scia dell’inquinamento provocato dalla società Lonza.

Il Consiglio federale ha inoltre deciso di adeguare i parametri di calcolo per l’assegnazione gratuita di diritti di emissione in seno al sistema di scambio di quote di emissioni. La Svizzera fa così suoi i parametri dell’Ue, al fine di consentire a tutti i partecipanti condizioni eque. Infine, come già noto dall’estate, a partire dal 2022 la tassa sul CO2 sarà portata da 96 a 120 franchi per tonnellata. L’aumento automatico è già previsto nell’ordinanza vigente, dato che l’obiettivo intermedio che prevedeva per il 2020 una riduzione del 33% delle emissioni di CO2 dei carburanti fossili rispetto al 1990 non è stato raggiunto.

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