Svizzera

Test Covid, il Consiglio federale fa storcere il naso a molti

I Verdi parlano di ‘mezza misura’, il Plr si dice ‘deluso’. Solo il Centro e i Verdi Liberali appoggiano la proroga fino al 10 ottobre

(Keystone)
24 settembre 2021
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La decisione odierna del Consiglio federale di prorogare, dopo il 10 ottobre, la gratuità dei test Covid solo per chi ha già avuto la prima dose di vaccino, ha fatto parecchi scontenti. In primo luogo i partiti e le associazioni che chiedevano tamponi gratuiti per tutti, ma anche il PLR che al contrario vuole che siano a pagamento.

In un comunicato, i Verdi parlano di “mezza misura“. “I test Covid devono rimanere gratuiti per tutti”, nota la consigliera nazionale vodese Léonore Porchet, citata nel testo. “È importante che il maggior numero possibile di persone possa continuare a essere testato”. Il partito ritiene inoltre incomprensibile “che il Consiglio federale ignori la volontà della Commissione della salute del Consiglio nazionale”, a maggioranza favorevole alla gratuità.

Per l’Unione svizzera arti e mestieri (Usam) “finché il certificato sanitario è obbligatorio, i test devono rimanere gratuiti”. In caso contrario una parte della popolazione sarà sistematicamente esclusa e le aziende continueranno a vedere diminuire le loro entrate, precisa un comunicato. L’Usam chiede quindi al Consiglio federale “uno scenario vincolante di uscita dalla certificazione obbligatoria alla normalità”.

Anche il PLR si è detto “deluso” dalla decisione del Consiglio federale, ma per motivi diametralmente opposti. I liberali-radicali esigono infatti la fine dei test gratuiti e hanno invitato il governo a “garantire almeno che, dalla fine di novembre, i costi dei test non siano più a carico della collettività”. Il partito ha nuovamente sottolineato che “la vaccinazione, accessibile a tutti gratuitamente, è l’unico modo per combattere efficacemente il virus e tornare alla normalità”.

Il Centro invece ha accolto con favore la proroga decisa oggi. “Questo permette di prendere appuntamento per la vaccinazione”, ha scritto il partito sul suo account Twitter. Sulle stesse posizioni anche i Verdi liberali.