Il modus operandi: quando un privato mette in vendita tramite piattaforma di piccoli annunci, un falso acquirente si fa avanti...
Da aprile in Svizzera si sono susseguiti diversi furti tutti basati su truffe che avvengono tramite una piattaforma di annunci di un social network. L'ammontare del bottino è di circa 80mila franchi, indica la polizia cantonale friburghese, precisando che sono state avviate indagini in diversi cantoni. Il modus operandi è lo stesso in ogni caso: quando un privato mette in vendita, tramite la piattaforma di piccoli annunci di un social network, un gioiello o un orologio dal valore di diverse migliaia di franchi, viene contattato da un falso acquirente. Quest'ultimo si mostra molto interessato all'articolo e scambia diversi messaggi – solitamente in inglese – con il venditore, dopodiché gli propone un incontro per finalizzare la transazione. Si offre gentilmente di raggiungerlo al suo domicilio e di pagare l'oggetto in contanti, senza tirare sul prezzo. Dopo aver contato il denaro davanti al venditore con qualche astuzia riesce a distrarlo e a rifilargli, al momento del pagamento, una busta contenente una sola banconota e diversi fogli di carta da giornale.
“Quando la vittima si rende conto della truffa, è già troppo tardi”, rileva la polizia, che invita la popolazione a diffidare dei casi in cui gli acquirenti di gioielli od orologi di valore non tentano di contrattare e in ogni caso a controllare ancora in loro presenza se tutto il denaro è stato consegnato.