Svizzera

Il telelavoro frena la mobilità degli svizzeri

Calo costante da ottobre, il 6 gennaio il numero di chilometri percorsi era inferiore del 36% alla media

(Ti-Press)
26 gennaio 2021
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Da ottobre, la mobilità degli svizzeri è in costante calo, essenzialmente per effetto del telelavoro. All'inizio di gennaio, i chilometri percorsi sono tornati al livello osservato durante il semiconfinamento della scorsa primavera.

Tra luglio e ottobre dello scorso anno, la mobilità è rimasta stabile ai livelli medi degli anni precedenti, indica oggi l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) nel suo monitoraggio in materia.

Dalla metà di ottobre, si è poi verificata un'inversione di tendenza, con una costante diminuzione dei viaggi. Il 6 gennaio, il numero di chilometri percorsi è stato inferiore del 36% rispetto alla media. Simultaneamente è cresciuta nella stessa misura, per effetto del lavoro a casa, la percentuale delle persone immobilizzate in un luogo determinato.

Limitatamente ai dati del traffico ferroviario, la tendenza è stata analoga, con il numero di passeggeri in calo da ottobre. Da novembre a metà dicembre, è rimasto stabile, per poi diminuire nuovamente dalla fine dell'anno. Rispetto a dodici mesi prima, dal 28 dicembre 2020 al 3 gennaio 2021 l'utenza del traffico a lunga distanza è diminuita del 50% e del 60% per il traffico regionale.

Dal canto suo, il numero medio di movimenti di aerei negli aeroporti di Zurigo e Ginevra attualmente rappresenta il 40% del dato di un anno prima.

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