Il Consiglio federale respinge la proposta e caldeggia il controprogetto. Si vota il 7 marzo.
Berna – Il Consiglio federale respinge l'iniziativa popolare detta anti-burqa. In Svizzera, le donne che indossano il velo integrale sono molto rare. I Cantoni dovrebbero essere lasciati liberi di decidere se regolare o no questo ‘problema’, sostiene il governo, che sul tavolo ha messo un controprogetto indiretto.
L'iniziativa del comitato di Egerkingen vuole proibire l'occultamento del volto nello spazio pubblico. Il testo si rivolge alle donne che indossano il burqa o il niqab e vuole proteggere il loro diritto alla libera scelta. Il testo prevede delle eccezioni, in particolare per i luoghi di culto.
Per il Consiglio federale l'iniziativa 'Sì al divieto di dissimulare il proprio viso' è inutile. Le poche donne che indossano il velo integrale in Svizzera sono per lo più turiste che soggiornano temporaneamente nel Paese.
Sovranità dei cantoni
Oggi sono i Cantoni a dover decidere se l'occultamento del volto e il velo integrale debbano essere permessi o vietati e in quali contesti. Il Ticino e San Gallo vietano già il velo.
Questo – afferma il COnsiglio federale in una nota – è l'approccio giusto perché i Cantoni conoscono meglio le aspettative della loro popolazione e possono decidere in base alle loro esigenze. Un divieto potrebbe, ad esempio, essere dannoso per il turismo in alcune regioni.
Inoltre, anche con un divieto per tutta la Svizzera, l'attuazione rimarrebbe di competenza dei Cantoni. Anche in questo caso ci sarebbero differenze nell'attuazione, ad esempio per quanto riguarda le eccezioni o le multe.
Nuove regole per l'identificazione
Il governo ritiene che il divieto di nascondere il volto in tutta la Svizzera non porterebbe alcun vantaggio in termini di sicurezza. Il Parlamento ha appena inasprito il diritto penale e le misure di polizia per combattere il terrorismo.
Infine, l'iniziativa non rafforza la situazione delle donne velate. I problemi di integrazione possono essere affrontati con altri mezzi.
Il Consiglio federale ha tuttavia emanato regole uniformi per le persone che nascondono il proprio volto. Il controprogetto indiretto, adottato dal Parlamento, prevede che tutte le persone siano obbligate a mostrare il proprio volto alle autorità quando ciò sia necessario ai fini dell'identificazione. Questo vale, ad esempio, in un ufficio amministrativo o sui trasporti pubblici.
Chi si rifiuta di mostrare il proprio volto sarà punito con una multa fino a 10'000 franchi. La controproposta colma così una lacuna nel diritto federale e migliora la sicurezza in modo mirato. Il testo contiene disposizioni a favore della parità di genere e dell'integrazione, in particolare per le donne, i bambini e i giovani stranieri.
Il controprogetto entra in vigore solo se l'iniziativa viene respinta.