Svizzera

Zurigo, da grigliata a party con oltre 100 persone

La festa di "Bachelorette" degenera in una rissa. Interviene la polizia che avrebbe anche esploso proiettili di gomma

Non è stata una semplice grigliata (Ti-Press/Archivio)
21 maggio 2020
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Avrebbe dovuto essere una semplice grigliata all'aperto con 25 candidati delle attuali e precedenti stagioni di "Bachelorette". Però, assieme a loro si sono giunti tanti amici e la gragliata è diventata in un vero e proprio party con oltre 100 persone», come racconta a 20 Minuten l'ex candidata Mia Madisson (23). Cos'è accaduto dopo? I festaioli ballano vicini, nessuno si preoccupa delle norme igieniche e soprattutto di distanza sociale. Tra i presenti c'è anche il 23enne Jason, candidato per l'attuale stagione. «Non c'erano molte persone attente. Il distanziamento sociale è stato un po' trascurato ieri», ammette. La notizia è stata riportata da tio.ch

'La polizia ha usato i proiettili di gomma'

Al party, ha "partecipato" anche la polizia. «Quando sono arrivati i poliziotti siamo scappati», spiega Madisson. I festaioli si sono però incontrati poco dopo, nei pressi di un posteggio. «Ancora una volta è intervenuta la polizia e ancora una volta il gruppo si è sciolto».Ma la serata non si è conclusa lì. Tramite una chat di gruppo si è fissato un nuovo punto di incontro. Secondo K.L., che era lì, «in mezz'ora si sono raggruppate almeno 150 persone». «La polizia ha usato i proiettili di gomma» - La polizia è dovuta intervenire nuovamente. Ma questa volta usando metodi più persuasivi. «Sono arrivati con diversi furgoni e i cani. Ci hanno concesso cinque minuti per sgomberare l'area», afferma L.

E scoppia una rissa con oltre 50 persone

La proposta non è stata, però, accolta di buon grado: «Molti si sono alterati. C'è stata una rissa che ha visto coinvolte almeno 50 persone. La polizia ha usato i proiettili di gomma e ha fermato alcuni ragazzi. Qualcuno ha gettato una bottiglia su un'auto degli agenti». La polizia di Zurigo, contattata, conferma l'operazione, ma non rivela quasi nessun dettaglio: «Eravamo sul posto poco prima delle 3 del mattino con diverse pattuglie», spiega soltanto. Il giorno dopo, L. non sa esattamente cosa pensare di quanto accaduto: «La polizia ha circondato e spinto le persone. Ma certamente avevano una ragione per farlo». La giovane si rende conto che una grande festa in questo momento non è «probabilmente la migliore delle idee«. «Tuttavia - spiega -, molti adolescenti pensano che il coronavirus sia una cospirazione, credono che non sia più pericoloso dell'influenza e che le misure siano esagerate».

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