Svizzera

L'ex ministro del Gambia resta in carcere

Il politico detenuto in Svizzera perché sospettato di crimini contro l'umanità. Era stato arrestato a Lyss dove viveva come richiedente l'asilo

30 settembre 2019
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La Corte dei reclami penali del Tribunale penale federale (TPF) ha confermato la proroga fino al 25 gennaio 2020 della detenzione preventiva dell'ex ministro degli interni del Gambia, Ousman Sonko. Il politico è detenuto in Svizzera dalla fine di gennaio 2017 perché sospettato di crimini contro l'umanità nel paese africano.

La Corte dei reclami penali ricorda che i sospetti si sono rafforzati e che Sonko rischia una pena di prigione di minimo cinque anni. L'ex ministro è in detenzione preventiva da due anni e mezzo, ma vista la complessità del caso e la natura internazionale delle indagini la misura è giustificata, secondo i giudici.

Sonko arrestato il 26 gennaio 2017 a Lyss (BE), in un centro di transito in cui risiedeva come richiedente asilo a seguito di una denuncia da parte di Trial, una ONG con sede a Ginevra che si occupa di lottare contro l'impunità per crimini internazionali. È accusato di essere responsabile di atti di tortura commessi dalle forze di polizia e dal personale carcerario a lui sottoposti, oppure da gruppi ad essi legati, sotto il regime del presidente Yahya Jammeh.

 

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