Svizzera

'Quello "sporcarsi le mani" è provocatorio', 'Cambiare cultura'

Botta e risposta a distanza tra sindacato e Amministrazione federale delle dogane dopo la nota del direttore Christian Bock

Foto Ti-Press
5 luglio 2019
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«Si tratta di una chiara provocazione», afferma a 'laRegione' Heidi Rebsamen, segretaria centrale del sindacato del personale delle dogane e delle guardie di confine Garanto. Ad aver scatenato la reazione dell'organizzazione sindacale uno scritto del direttore dell'Amministrazione federale delle dogane Christian Bock (di cui abbiamo riferito oggi) in cui si invitano i quadri delle Guardie di Confine e del personale doganale a metterci "Meh Dräck", ovvero a sporcarsi le mani. Detta altrimenti, a uscire dagli uffici ed affiancare maggiormente la truppa.

'Il direttore chiede cose che non si possono fare'

Il direttore «ha passato il segno», sottolinea Rebsamen, «inimicandosi
così il personale. Ci chiediamo perché si comporti in questo modo». Va però anche detto che il termine "Meh Dräck", che tradotto letteralmente dallo svizzero-tedesco significa "più sporcizia" – utilizzato da Bock nella sua comunicazione datata 1° luglio – è diventata parola svizzera dell’anno 2004.
Secondo Rebsamen, in questo modo Bock «critica fortemente i quadri. Inoltre, i dipendenti della Confederazione applicano la legge». Quindi non hanno chissà che margine di manovra. «Ma il signor Bock si immagina altro». Insomma, «sollecita pratiche che non si possono realizzare». Il problema sta poi anche nell’atteggiamento del direttore: «Se qualcuno critica le sue idee, non è per niente contento». Addirittura, «le persone hanno paura di lui».

La direzione: 'Serve un cambio di cultura'

Di segno opposto la presa di posizione dell'Afd, affidata a uno scarno e-mail inviato alla nostra redazione: "Sia al Direttore dell’Amministrazione federale delle dogane, al Comitato direttivo dell’Afd sono giunte numerose reazioni positive a seguito del bollettino informativo dello scorso primo luglio. La digitalizzazione richiede processi nuovi e, soprattutto, semplificati. Le risorse che verranno liberate grazie a DaziT dovranno sempre più concentrarsi sui compiti centrali operativi dell’Afd. Questo deve essere accompagnato da un cambio di cultura: meno regole e regolamenti, più controlli e successi. Questo quanto è stato espresso nel bollettino informativo. L’Afd cura direttamente il rapporto con tutti i suoi partner sociali ed è disponibile e aperta in ogni momento al dialogo".

 

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