Ticino

Guardie di confine sotto inchiesta, altre persone coinvolte?

Alla domanda Christian Bock, direttore dell'Amministrazione federale delle dogane, risponde con un lungo silenzio. 'Precedenza alla giustizia militare'

Ti-Press/Putzu
4 settembre 2018
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Nell'inchiesta sono coinvolte altre persone? Alla nostra domanda Christian Bock, direttore dell'Amministrazione federale delle dogane (Afd), risponde con un lungo silenzio. Riflette a cosa può dire, a margine dell'incontro all'hotel Coronado di Mendrisio, da lui voluto con i quadri del Corpo delle Guardie di confine Regione IV (Ticino e Moesa), dopo l'apertura dell'inchiesta a carico di due alti ufficiali. La giustizia militare sta facendo il suo corso e Bock mantiene il più stretto riserbo, anche su quali siano effettivamente i possibili motivi che hanno portato alla loro sospensione e all'apertura dell'incarto.

Attendiamo una risposta alla nostra domanda, dicevamo, che però non arriva. Risponde la portavoce dell'Afd: “Il direttore su questa questione non può esprimersi”. Nemmeno per escludere che l'inchiesta potrebbe effettivamente allargarsi. “Ciò che posso dire è che la questione sarà trattata in modo completo, e non soltanto sul fronte penale – garantisce poi Bock –. Valuteremo tutti i problemi che dovessero emergere”. Anche se per ora la procedura amministrativa è sospesa. “Non è che non vogliamo farla ma la legge dice che dal momento in cui è in corso una procedura penale quella amministrativa non deve e non può aver alcuna influenza sulla prima. Si tratterà poi di capire se, una volta conclusa la valutazione del giudice militare, sarà necessario riprendere la procedura amministrativa o se sarà sufficiente questa”.

Tra le questioni da chiarire vi è anche la posizione del capo Mauro Antonini, che non risulta indagato ma che è stato spostato a Berna, secondo quanto previsto dalle procedure interne. “Quanto fatto finora con lui è assolutamente normale – assicura Bock –. Abbiamo deciso di trasferirlo a Berna e durante il primo colloquio, previsto se non erro domani, verrà definita la sua funzione nel dettaglio”. I due funzionari indagati, in quanto quadri, erano sotto la sua diretta responsabilità. Risultano leggerezze da parte sua nella loro conduzione? “Sarà una delle questioni che dovremo chiarire. Non si tratta comunque di un aspetto che concerne il fronte penale, che ora è quello prioritario. Le altre questioni seguiranno: non c’è alcuna urgenza per il momento”.

Il consigliere federale Ueli Maurer è stato informato del caso? “Sono in contatto costante con lui per tenerlo al corrente. Come stabilito dalla legge, è stato peraltro lui a darmi l'autorizzazione per procedere all'apertura dell'inchiesta amministrativa”, conclude il direttore.

 

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