Il consigliere di Stato vallesano Darbellay querela la 'Weltwoche'

Zurigo – Il consigliere di Stato vallesano Christophe Darbellay ha querelato il settimanale zurighese Weltwoche per violazione dell'integrità personale. La denuncia fa seguito alla pubblicazione di un articolo sulla vita privata del politico Ppd che, secondo l'interessato, presenta "affermazioni inaccettabili e false asserzioni".

"Contrariamente alla decisione superprovvisionale (una misura cautelare senza ascolto della parte avversa ndr.) del 27 marzo 2019, la Weltwoche ha pubblicato l'articolo in questione", ha deplorato Darbellay in una nota diffusa oggi. Il politico vallesano indica che non tollererà "alcun'altra ingerenza illegale nella sua vita privata" e che "si riserverà ogni mezzo legale per difendere i suoi diritti personali".

L'articolo è stato pubblicato il 28 marzo scorso nella versione cartacea del giornale diretto dal consigliere nazionale Roger Köppel (Udc/Zh). L'ordinanza del Tribunale distrettuale di Zurigo è giunta troppo tardi per impedirne la stampa, stando all'editore e caporedattore della Weltwoche.

Il controverso testo firmato da Alex Baur nonché tutti i suoi riferimenti sono stati completamente oscurati nella versione online. Ma nell'edizione cartacea l'articolo era perfettamente consultabile: stando alla Weltwoche, l'ordine superprovvisionale è giunto troppo tardi quando il settimanale era già stampato e si trovava in fase di invio postale.

L'articolo descrive un contenzioso legato al versamento degli alimenti. Sposato, Christophe Darbellay aveva ammesso, durante la campagna elettorale per il Consiglio di Stato nel 2017, di aver avuto una relazione extraconiugale dalla quale è nato un figlio.

L'ex consigliere nazionale (2003-2015) e presidente del Ppd (2006-2016) è attualmente capo del Dipartimento dell'economia e dell'educazione del canton Vallese. Agronomo di formazione, il 48enne Darbellay è stato eletto nel governo cantonale con il terzo miglior risultato. È padre di quattro figli.

La Weltwoche ha difeso la pubblicazione del testo contro ogni misura cautelare. Nel tradizionale video che accompagna la pubblicazione del settimanale, Roger Köppel ha ritenuto che la decisione superprovvisionale "non fosse giustificata". La persona interessata dall'articolo è una personalità pubblica, ha sottolineato il consigliere nazionale democentrista.