Svizzera

Orientamento sessuale discriminato: referendum riuscito

Gli svizzeri saranno chiamati ad esprimersi sull'estensione della norma penale antirazzismo. Valide oltre 67mila firme delle circa 70mila raccolte.

9 maggio 2019
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Gli svizzeri saranno chiamati ad esprimersi sull'estensione della norma penale antirazzismo affinché sia vietata anche la discriminazione basata sull'orientamento sessuale. Stando a una nota odierna della Cancelleria federale, delle 70'359 firme raccolte dal comitato promotore, 67'494 sono risultate valide. Lo scorso dicembre le Camere federali - dando seguito a un'iniziativa parlamentare del consigliere nazionale Mathias Reynard (Ps/Vs) - avevano deciso di sanzionare penalmente anche le discriminazioni basate sull'orientamento sessuale, modificando l'articolo 261bis del codice penale.

Quest'ultimo consente attualmente di punire esclusivamente la discriminazione di una persona per la sua razza, etnia o religione, ma non per il fatto di essere vittima di esternazioni omofobe. Il comitato referendario è composto principalmente di politici dell'Unione democratica federale, piccolo partito conservatore cristiano che basa il suo programma sulla Bibbia, e dell'Udc. Secondo il comitato promotore, grazie alla riuscita del referendum il popolo avrà la possibilità di respingere alle urne "questa restrizione sproporzionata della libertà di espressione e di coscienza". Secondo contrari, la nozione di "orientamento sessuale" è troppo vaga: i divieti di pensiero e di espressione non hanno inoltre mai avuto effetto positivo durevole in una società libera.
 
 

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