Svizzera

Referendum legge CO2, 7mila firme dagli attivisti

Magro bottino per le sezioni romande del movimento Sciopero per il clima. Oggi tocca al comitato dell’economia. Verrà superata la soglia delle 50mila firme?

Firme consegnate oggi, altre ne seguiranno domani
(Keystone)
11 gennaio 2021
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Berna – Le sezioni romande del movimento Sciopero per il clima hanno inoltrato oggi circa 7000 firme alla Cancelleria federale contro la Legge sul CO2, indica un loro comunicato. Per questi oppositori - ve ne sono altri che rappresentano vari settori economici - la norma è insufficiente per lottare efficacemente contro il riscaldamento climatico.

Invece di prevedere una trasformazione strutturale dei settori ad alto impatto ambientale, la Legge federale sulla riduzione delle emissioni di CO2 (Legge sul CO2) "rafforza le attuali strutture ingiuste ed inquinanti​". In questo modo,​​ rende irraggiungibile l'obiettivo della neutralità nelle emissioni entro il 2030​, "mancando anche il ben più modesto obiettivo dell'Accordo di Parigi di raggiungerlo entro il 2050", si legge nella nota del "comitato per un'ecologia sociale".

Oggi tocca al comitato dell’economia

Il movimento nazionale Sciopero per il clima non sostiene il referendum. La revisione totale della legge adottata dalle Camere federali lo scorso autunno non è contestata neppure dal fronte rosso-verde.

Affinché il referendum riesca, gli oppositori devono depositare 50'000 firme valide entro giovedì prossimo. Oltre agli attivisti per il clima romandi, anche diverse associazioni imprenditoriali hanno lanciato il referendum: prevedono di depositare le loro sottoscrizioni domani. Questo comitato economico – spalleggiato dall’Udc – è costituito di rappresentanti dell'industria petrolifera, delle associazioni stradali e del commercio. A loro avviso, la legge prevista porterebbe solo a più burocrazia, più divieti nonché a nuove tasse e imposte.

La norma, così come licenziata dal parlamento alla fine di settembre, contiene misure relative al traffico aereo, alle emissioni industriali e al risanamento degli edifici. I limiti delle emissioni di CO2 per i veicoli sono stati inaspriti e le tasse sulla benzina e sul gasolio aumentate. I cambiamenti sono volti a ottenere una diminuzione graduale dei gas a effetto serra. La Svizzera intende così dimezzare le sue emissioni entro il 2030 rispetto al 1990. Nella votazione finale in parlamento, tutti i partiti, tranne l'Udc, hanno sostenuto la legge.

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