Svizzera

Canapa, dal Consiglio federale ok a sperimentazioni pilota

Se le Camere federali lo vorranno, in Svizzera si potranno fare test limitati nel tempo e soggetti a severe condizioni. Unici contrari Udc e Ppd

Ti-Press
28 febbraio 2019
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Se il parlamento lo vorrà, in Svizzera si potranno condurre sperimentazioni pilota sull'uso della canapa. Il Consiglio federale ha trasmesso oggi alle Camere federali un progetto in tal senso. I test saranno limitati nel tempo e soggetti a severe condizioni.

"Nonostante il suo divieto, nella Confederazione circa 200'000 persone consumano regolarmente canapa con un tenore di Thc superiore all'1% per scopi ricreativi", ha sottolineato oggi in una conferenza stampa a Berna il "ministro" della sanità Alain Berset.

Questa situazione pone diversi problemi: permette a un importante mercato nero di espandersi e la qualità dei prodotti non è sottoposta ad alcun controllo. Inoltre, i costi della repressione sono elevati ed è difficile raggiungere i consumatori con misure di prevenzione, ha spiegato il capo del Dipartimento federale dell'interno (Dfi).

Secondo Berset, senza rimettere in discussione il divieto generale della canapa, devono poter essere testati altri modelli di disciplinamento che tengano conto della realtà attuale. L'articolo relativo alle sperimentazioni pilota, iscritto nella legge federale sugli stupefacenti, prevede che i Comuni possano condurre studi scientifici, che serviranno a determinare i vantaggi e gli svantaggi di altre forme di disciplinamento.

Maggioranza favorevole in consultazione

Nella consultazione, la maggioranza dei Cantoni e dei partiti (unici contrari sono stati Udc e Ppd) si è detta favorevole al principio delle sperimentazioni pilota. Già diverse Città si erano mostrate interessate a effettuare simili test, finora irrealizzabili per la mancanza di una base legale. Il consigliere federale ha menzionato il "no" dell'Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp) a una richiesta dell'Università di Berna di poter effettuare una sperimentazione pilota nella città federale.

Berset ha tuttavia tenuto a sottolineare che, qualora il parlamento acconsentisse, tali test saranno disciplinati in modo rigido. "Non si tratta di una prima tappa verso una liberalizzazione", ha insistito. Per garantire la protezione della gioventù, i minorenni ne saranno esclusi. Le persone maggiorenni che desiderano partecipare allo studio dovranno provare di consumare già canapa. Inoltre, solo le persone domiciliate nel Comune in cui si svolgerà uno studio potranno parteciparvi e le altre sostanze psicotrope non saranno oggetto di sperimentazioni.

Limitati nel tempo

I test pilota saranno limitati nel tempo ad al massimo cinque anni e prorogabili una sola volta per due anni. I partecipanti potranno acquistare soltanto una quantità limitata (10 grammi) di cannabis al mese, che non potranno cedere a terzi o consumare in luoghi pubblici. Inoltre anche l'articolo di legge sulle sperimentazioni pilota avrà una validità limitata a dieci anni.

Il direttore dell'Ufsp Pascal Stupler ha spiegato ai media che le persone coinvolte non potranno essere più di 5'000. Il tenore massimo di Thc non dovrà superare il 20% e i prodotti non dovranno contenere pesticidi, ha aggiunto. Attualmente nella canapa sono stati riscontrati tenori di prodotti illegali (non solo Thc) attorno al 15%, ma sono stati constatati anche picchi del 28%. Per gli studi potranno essere utilizzati fiori, olio di canapa ma anche biscotti e torte.

In caso di abusi, l'Ufsp potrà revocare un'autorizzazione di partecipare allo studio. I partecipanti saranno seguiti da un medico responsabile che controllerà il loro stato di salute e il sopraggiungere di eventuali problemi.

Che cosa succederà in seguito?

Berset ha sottolineato che le sperimentazioni pilota non permettono di fare previsioni sul seguito dei lavori. Il divieto generale della canapa resterà vigente in tutta la Svizzera e sarà in ogni caso il parlamento a dover decidere se cambiare o meno il modello di disciplinamento.

Nel mese di giugno del 2018 il Consiglio nazionale aveva bocciato di misura una mozione che chiedeva una base legale per consentire studi scientifici sulla distribuzione controllata di questo stupefacente. Gli Stati invece l'avevano adottata a larga maggioranza. Il consigliere federale si è detto cosciente che il parlamento è diviso sulla questione. "Questa consultazione premetterà di tastare il polso ai vari attori coinvolti", ha detto Berset.

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