Svizzera

221 suicidi assistiti nel 2018, la maggior parte stranieri

In 20 anni di attività Dignitas ha accompagnato alla morte 2'771 persone. L'anno scorso sono stati solo 7 svizzeri a rivolgersi all'organizzazione

Ti-Press
15 gennaio 2019
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Sono state 221 le persone 'accompagnate verso la morte' da parte di Dignitas nel 2018, una in meno rispetto all'anno precedente. Tale cifra comprende soprattutto stranieri e soltanto 7 svizzeri.

 

In 20 anni di attività il numero complessivo di "suicidi assistiti" è così salito a 2'771, stando ai dati pubblicati sul sito dell'organizzazione di assistenza al suicidio, con sede a Forch, vicino a Zurigo.

Come accade ormai fin dai primi anni, anche nel 2018 i cittadini tedeschi - con 87 casi - hanno rappresentato la categoria numericamente più importante. Seguono i francesi (con 31 casi) e i britannici (24). I cittadini italiani che l'anno scorso hanno cercato la 'dolce morte' nei pressi di Zurigo sono stati 19, dieci in più rispetto al 2017.

Dignitas è stata fondata nel 1998 e a differenza di Exit - l'altra principale organizzazione svizzera che pratica i suicidi assistiti - presta i suoi servizi in particolare a persone che vivono all'estero.

L'organizzazione si avvale di un team di 24 collaboratori a tempo parziale e contava alla fine dell'anno 9'064 affiliati (632 in più rispetto al 2017) in 89 Paesi. La cifra tiene conto di 3'338 tedeschi che fanno capo alla sezione di Dignitas in Germania e comprende inoltre 1'341 britannici, 885 francesi, 712 svizzeri, 684 statunitensi, 471 italiani, 193 austriaci, 178 canadesi e 143 israeliani.

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