Parlamento

I jet militari svizzeri potranno sconfinare in Austria (e viceversa)

Minacce aeree non militari: il Consiglio nazionale ratifica l'accordo con Vienna che prevede quanto già possibile su territorio tedesco, francese e italiano

Foto Ti-Press
13 settembre 2018
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In caso di minacce aeree non militari, come durante il Forum economico mondiale di Davos (Wef), i piloti svizzeri potranno meglio collaborare con quelli austriaci. Dopo il Consiglio degli Stati, oggi anche il Nazionale ha approvato all'unanimità un accordo in tal senso con l'Austria. Il plenum ha giudicato essenziale la collaborazione con i Paesi limitrofi a tal proposito.

Simile accordo permette alla Svizzera di intervenire già a partire dal confine nazionale e svolgere così in modo efficiente il servizio di polizia aerea.

La nuova intesa consente inoltre all'aviazione di entrambi gli Stati di poter avviare provvedimenti già sul territorio dell'altro Paese e scortare velivoli attraverso il confine nello spazio aereo di quest'ultimo.

In questo modo, si andrebbe a colmare una lacuna a livello di sicurezza presente nell'attuale accordo con Vienna, che si limita allo scambio di dati e non permette impieghi aerei transfrontalieri, a differenza di quanto avviene nella cooperazione con Germania, Francia e Italia.

La collaborazione con l'Austria è già stata testata lo scorso gennaio in occasione del Wef. Visto il successo di questa esperienza, i due Stati hanno deciso di rafforzare la loro collaborazione al fine di migliorare la sicurezza aerea.

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