Svizzera

Miliardo di coesione, accordo in vista fra Nazionale e Stati

La Commissione di politica estera della Camera del popolo raccomanda al plenum di allinearsi con Camera alta e governo, eliminando le divergenze sul versamento

Ti-Press
12 novembre 2019
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La commissione di politica estera del Nazionale raccomanda al plenum di allinearsi alla posizione degli Stati e del governo, eliminando le ultime divergenze relative al versamento all'Ue del cosiddetto secondo miliardo di coesione.

In una nota diffusa dai servizi del parlamento, la commissione annuncia la rinuncia a raddoppiare il credito quadro per provvedimenti nell'ambito della migrazione a scapito di progetti relativi all'attenuazione delle disparità economiche e sociali.

Con 13 voti a 11 rinuncia pure a legare il dossier sul miliardo di coesione al programma Erasmus+ riguardante la mobilità degli studenti nell'area Ue. Secondo la maggioranza, la volontà del Parlamento di associare la Svizzera ai programmi dell'Ue in materia di educazione, formazione, ricerca e cultura è già stata comunicata al Consiglio federale.

La commissione non ritiene quindi opportuno vincolare il miliardo di coesione ad altri dossier tematicamente disgiunti e vuole invece eliminare quanto prima le divergenze rispetto al Consiglio degli Stati.

Le due Camere sono già d'accordo sui punti essenziali del dossier. La Svizzera deve versare il secondo miliardo solo se l'Ue rinuncia ad attuare misure discriminatorie nei suoi confronti, come ad esempio la fine dell'equivalenza borsistica decretata il primo luglio dall'Ue.

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