Il mondiale di Maxibasket lascia debiti e polemiche. Procedure d’asilo e il rifacimento della piscina di Carona
Buongiorno, ecco gli articoli scelti dalla redazione per iniziare la giornata.
Il mondiale di Maxibasket, svoltosi quest'estate in Ticino, ha registrato un grande successo di partecipazione e un indotto complessivo stimato dagli organizzatori in oltre 10 milioni di franchi. Tuttavia, come verificato da ‘laRegione’, l'evento ha lasciato dietro di sé una serie di fatture scoperte per diverse decine di migliaia di franchi, con fornitori che attendono ancora i pagamenti dalla Fimba Ticino 2025 Sagl, la società organizzatrice. L'evento aveva goduto di ampio sostegno da Cantone e Comuni.
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Nel suo commento Davide Martinoni analizza la questione dei richiedenti asilo a Locarno, evidenziando come le soluzioni politiche semplicistiche non affrontino il cuore del problema: la procedura d'asilo stessa. Il vero ‘buco nero’ è rappresentato da un acronimo semplice e tremendo: Nem. Ovvero: ‘Non entrata in materia’; un passaporto per il nulla. Queste persone, formalmente espulse ma ancora sul territorio, sono condannate a un'esistenza senza dignità, senza possibilità di lavorare, studiare o integrarsi, portando a situazioni di disperazione e disagio psichico.
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A Carona, un sondaggio condotto dalla Commissione di quartiere rivela che la maggior parte dei residenti (63,5%) sostiene il progetto di rifacimento della piscina e la creazione di un'area Glamping. Un risultato che appare in contrasto con le tesi sostenute da chi contesta il progetto votato dal Consiglio comunale, contro il quale è stato presentato un ricorso al Tribunale amministrativo cantonale (Tram) da parte di un gruppo di cittadini.
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