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Di costosi lidi, divieti 'sdentati' e volpi nel pollaio

Lavori sovrafatturati al Lido di Bissone, si finisce in Pretura. A Locarno i divieti sul decoro nelle aree pubbliche, rimasti senza base legale, non 'mordono' più'

31 marzo 2021
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Primavera in arrivo, si avvicina il periodo dei bagni nei fiumi e nei laghi, e rispunta fuori un dossier scottante, quello sul risanamento del Lido di Bissone: una perizia 'super partes' rileva lavori per il rifacimento della pavimentazione 'non eseguiti a regola d'arte' e soprattutto sovrafatturati.

Non scotta, ma brucia comunque un po' la vicenda dei cartelloni posti dal Comune di Locarno per vietare il consumo di bevande alcoliche, l'abbandono di rifiuti e l'ascolto di musica ad alto volume in determinate zone della città: il rinvio del messaggio relativo alla dotazione di una base legali lascia i divieti senza una base legale, quindi inefficaci.

La pandemia ha cambiato molte cose, anche l'atteggiamento della destra imprenditorialista: per dirla con Marco Züblin, sulle pagine de La Regione quest'oggi, "i paladini della privatizzazione sono diventati statalisti, ma sempre per riempirsi le tasche". 

Pandemia che sta flagellando il Brasile: fra rimpasto di governo, lockdown e appelli delle autorità locali, il virus corre, e la soglia dei 300'000 morti è stata sfondata in dieci settimane.

 

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