LA FORMICA ROSSA

Se sgomberi, chiama (il Municipio di Lugano e il Molino)

Lo sanno anche i muri che se proprio vuoi effettuare uno sgombero, ti conviene non annunciarlo. Altrimenti...

(Ti-Press)
20 marzo 2021
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Lo sanno anche i muri che se proprio vuoi effettuare uno sgombero, ti conviene non annunciarlo. Altrimenti è come voler svaligiare un appartamento e chiamare prima: “Pronto, signora? Guardi che passo stasera alle undici per rubarle il televisore, casomai me lo lascia sul pianerottolo?”. Difficile quindi pensare che la disdetta a venti giorni – dopo vent’anni – intimata al Molino dal Municipio di Lugano abbia qualcosa di serio: Borradori e compagnia non vorranno davvero trovarsi all’ora X davanti ad autogestiti barricati nell’ex Macello, col dilemma tra confronto violento e resa ignominiosa. Sarà invece l’ennesimo esempio di ‘si vis pacem, para bellum’, il tentativo insomma di fare la voce grossa per trovare un accordo? Speriamo. Anche perché l’interpretazione alternativa suggerisce una politica che cerca il tafferuglio pur di far vedere, ora che siamo sotto elezioni, il pugno di ferro che fa tanto uomo-Denim (quello che “non deve chiedere mai”). Dopo un eone passato a non decidere, ci aspettavamo di meglio.

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