Stop dalle fabbriche alla scuola, dalla sanità ai trasporti. La Confederazione generale italiana del lavoro (Cgil) si prepara a scendere in piazza per lo sciopero generale contro una Manovra "ingiusta" e "balorda", come la definisce il segretario generale del sindacato Maurizio Landini.
Lo sciopero riguarda tutti i settori, pubblici e privati, per l'intera giornata. Salvo il trasporto aereo, perché già interessato da uno sciopero precedentemente indetto per il 17 dicembre. Escluso anche il personale Atac (trasporti pubblici) a Roma, che ha incrociato le braccia martedì.
Nel trasporto pubblico locale - bus, metro e tram -, lo stop è di 24 ore nel rispetto delle fasce di garanzia, stabilite a livello locale. Per le ferrovie lo stop del personale è da mezzanotte alle 21.00 di domani. Sono garantiti i treni a lunga percorrenza secondo gli accordi con le aziende (Trenitalia, Italo) e quelli programmati nelle fasce orarie 06.00-09.00 e 18.00-21.00 del trasporto regionale.
Organizzate manifestazioni in tutte le città: Landini partecipa al corteo di Firenze. Il numero uno dei metalmeccanici della Fiom, Michele De Palma, a Milano; a Roma il segretario generale degli edili della Fillea, Antonio Di Franco, con il corteo che arriva alla Torre dei Conti, dove un mese fa è morto un operaio.
Al centro la richiesta di aumentare i salari ("un'emergenza, ancora più al Sud dove quasi la metà dei lavoratori è sotto i 15'000 euro annui"), di fermare l'aumento dell'età pensionabile ("la porta a 70 anni, altro che cancellare la legge Fornero"); dire no al riarmo e investire invece su sanità e istruzione; mettere in campo vere politiche industriali e una riforma fiscale equa, senza condoni.
Le risorse? Per il sindacato si possono trovare prevedendo un contributo di solidarietà dell'1,3% su 500'000 persone con redditi di almeno 2 milioni: si recupererebbero 26 miliardi all'anno. Una patrimoniale sulle grandi ricchezze.
Uno sciopero, il quarto consecutivo contro la Manovra del governo Meloni, che quest'anno la Cgil fa da sola: la Uil, al suo fianco nei precedenti tre, ha scelto la manifestazione di sabato (il 29 novembre), così come la Cisl che invece va in piazza questo sabato per chiedere di migliorare la legge di bilancio e costruire un nuovo Patto sociale, "della responsabilità" con i riformisti.