stati uniti

Caos nei tribunali sulla legge anti-migranti del Texas

Via libera della Corte Suprema, ma subito bloccata in appello. Il Messico: ‘Non accetteremo gli espulsi’

Migranti nel Rio Grande
(Keystone)

Dal caos della frontiera tra Messico e Stati Uniti a quello nelle aule di giustizia, la crisi dei migranti anima lo scontro tra Washington e il Texas repubblicano. A poche ore dal via libera della Corte Suprema a uno dei provvedimenti più duri mai emanati negli Stati Uniti in tempi moderni un tribunale d'appello federale l'ha congelata di nuovo.

Dalla sua approvazione nello Stato ultra conservatore, l'amministrazione di Joe Biden ha fortemente criticato la controversa legge, nota con il nome di Senate Bill 4, che consente alle autorità locali di detenere e perseguire penalmente i migranti irregolari. "Non solo renderà le comunità del Texas meno sicure, ma graverà anche sulle forze dell'ordine e seminerà caos e confusione al nostro confine meridionale", ha dichiarato in una nota la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre definendo la misura "un altro altro esempio di come i repubblicani politicizzino il confine e non cerchino soluzioni reali".

Percorso a ostacoli

Nelle ultime settimane la legge ha avuto un percorso travagliato, ancora senza esito. Il mese scorso un tribunale del Quinto circuito l'ha temporaneamente bloccata sostenendo che "è in conflitto con le disposizioni chiave della legge federale sull'immigrazione". Ma una corte d'appello a maggioranza conservatrice dello stesso circuito ha ribaltato quella sentenza dando il suo via libera alla misura. Chiamata in causa dall'amministrazione democratica, la Corte Suprema ha confermato la luce verde della corte d'appello, nonostante l'opposizione dei tre saggi di nomina democratica.


Keystone
Guardie di frontiera statunitensi

Come è consuetudine in questioni di emergenza il presidente della Corte Suprema John Roberts e i giudici Clarence Thomas, Samuel Alito e Neil Gorsuch non hanno spiegato le ragioni per cui hanno deciso di confermare la sospensione del blocco ma la giudice Amy Coney Barrett, con Brett Kavanaugh, hanno spiegato di ritenere prematuro un loro intervento più netto ed hanno esortato il Quinto Circuito ad agire rapidamente. "La Corte dà il via libera a una legge che sconvolgerà gli equilibri di potere e seminerà il caos", ha invece attaccato la giudice liberal Sonia Sotomayor assieme all'altra saggia democratica Kentanji Brown Jackson.

Il rimpallo

Poche ore dopo, un'altra corte d'appello ha reimposto la sospensione del provvedimento che quindi al momento non può essere applicato. Nell'attesa di sapere se sarà di nuovo sbloccato in sede di appello e in vista dell'udienza sulla sua costituzionalità il 3 aprile, la battaglia tra Biden e il governatore del Texas, il trumpiano Greg Abbott, continua e a farne le spese sono le migliaia di persone che provano ad attraversare il confine meridionale ogni giorno.

La reazione

Il Messico ha già avvertito che non accetterà "in nessun caso" sul suo territorio i migranti espulsi dal governo del Texas e ha accusato la legge di "attaccare i diritti dei migranti". "È una legge totalmente disumana, anticristiana, ingiusta, in violazione delle norme di convivenza umana, non solo del diritto internazionale ma persino della Bibbia", ha attaccato il presidente messicano Andres Manuel Lopez Obrador durante una conferenza stampa, accusando di ipocrisia i conservatori texani "che applicano queste regole disumane e poi vanno a pregare".

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