stati uniti

Il Texas sfida Biden sulla lotta ai migranti irregolari

La polizia avrà potere di arresto ed espulsione. Ira del Messico: il governatore lo fa solo per tornaconto politico

Padre e figlio provano ad attraversare il confine lungo il Rio Grande
(Keystone)
19 dicembre 2023
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Il Texas lancia una nuova sfida a Joe Biden e concede alla Polizia statale il potere di arrestare ed espellere i migranti che entrano nello Stato dal Messico senza essere autorizzati, di fatto rendendo l’immigrazione illegale un reato. Il governatore repubblicano Greg Abbott ha firmato la controversa misura che entrerà in vigore in marzo e sarà probabilmente oggetto di una dura battaglia legale proprio nel mezzo della campagna elettorale per il 2024.

La polemica

I democratici e le organizzazioni che difendono i diritti degli immigrati ritengono che affidare la lotta agli irregolari alla Polizia statale sia una violazione della costituzione americana. Sul piede di guerra anche il Messico, con il presidente Andrés Manuel López Obrador che accusa Abbott di usare il pugno duro solo per ottenere vantaggi politici. “Siamo sempre stati contro misure come queste, e vogliamo far sapere ai nostri migranti che li difendiamo. Il governatore del Texas si comporta in questo modo solo perché vuole candidarsi alla vicepresidenza” americana, ha detto López Obrador.

Le mosse di Abbott

Abbott è un sostenitore di Donald Trump e della costruzione del muro con il Messico, uno dei cavalli di battaglia che hanno spinto l’ex presidente alla Casa Bianca nel 2016. “La mancata azione di Biden ha lasciato il Texas da solo a difendersi”, ha messo in evidenza il governatore, respingendo le critiche e osservando come la misura è “talmente estrema” che ha il potenziale di tenere lontani i migranti dal suo Stato. “Ci aspettiamo un forte calo di oltre il 50%, o addirittura del 75%, di coloro che arrivano al confine illegalmente”, ha aggiunto.


Keystone
Un bimbo supera il filo spinato

Pressioni sulla Casa Bianca

L’iniziativa è destinata ad aumentare ulteriormente la pressione sull’amministrazione Biden, già in difficoltà sull’immigrazione come dimostrato dalla pioggia di critiche piovute sulla Casa Bianca anche da sindaci e governatori democratici. All’immigrazione e al rafforzamento del confine con il Messico sono legati anche gli aiuti all’Ucraina e Israele, al momento fermi in Congresso fra l’opposizione dei repubblicani della Camera che, fra le numerose richieste, puntano anche a un inasprimento delle regole per ottenere l’asilo negli Stati Uniti.

L’amministrazione dem sarebbe pronta a un “significativo compromesso” sulla sicurezza al confine andando incontro a parte delle richieste repubblicane per cercare di sbloccare le risorse necessarie a Kiev per respingere la Russia. Le trattative dietro le quinte proseguono serrate ma nessuna intesa, salvo colpi di scena, è prevista entro la fine dell'anno.

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